“Meditazione visiva” è il titolo della mostra di Piero Zuccaro al Museo Civico, Castello Ursino di Catania fino al 30 aprile, prodotta dalla Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese con il patrocinio del Comune di Catania e la partnership del Teatro Stabile di Catania. La mostra, per gli allestimenti e le luci, tra pittura, musica e poesia, incrocia il profondo senso per la spiritualità di Franco Battiato, anch’egli protagonista con l’autore di un’installazione video inedita, genesi e cardine del progetto espositivo.
Fra interni di basiliche dai riverberi d’oro, cupole in penombra accese da squarci di luce, l’azzurro di cieli lontani che trascolora al tramonto, al Castello Ursino va in scena una narrazione mistica e rarefatta, scandita da quaranta opere di Piero Zuccaro, artista e docente di Tecniche per la pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Tre cicli riuniti per l’occasione dal curatore, lo storico dell’arte Sergio Troisi: 14 oli, 12 pastelli e 20 serigrafie che culminano con la video-installazione meditativa “Interno Incerto e Oscillante” ideata, scritta e diretta da Zuccaro con la partecipazione di Battiato (1945-2021) sulle note lunghe e intense del Kyrie, primo movimento della potente Messa Arcaica: un progetto a lungo accarezzato dai due artisti, sviluppato attraverso un arco temporale compreso tra il 2013 e il 2017 e che vede la luce nel trentennale della composizione dell’opera, eseguita per la prima volta della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, nell’ottobre 1993.
Completa l’installazione l’inconfondibile voce di Battiato, registrata nel 2017, mentre recita i versi di Shitao, pittore cinese che qui parla della “purezza dello spirito” come presupposto dell’“autentica pittura”. Mentre Zuccaro fa sue le parole di San Giovanni della Croce che chiede a Dio di manifestare la sua presenza.
Il catalogo avrà la veste editoriale curata da Francesco Messina, art director e graphic designer al quale Battiato ha affidato la copertina di diversi album. Sponsor del progetto Cora Banche.