I Romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929 – 1940)


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Il Museo di Roma in Trastevere ospita, fino al 4 giugno 2023, una mostra ideata con l’intento di ripercorrere la vita culturale a Roma tra la fine degli anni Venti e il 1940 con gli occhi dei Romanisti, ossia studiosi, accademici e cultori della città. Realizzata a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione del Gruppo dei Romanisti e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

Nel decennio 1929-1940 prendono vita e si diffondono, in diversi cenacoli e salotti letterari della capitale, l’appassionato studio e la vivace promozione della cultura “romanista”, intesa nella più ampia accezione dei fenomeni letterari, artistici, antiquari e di spettacolo. Ne sono promotori numerosi intellettuali romani e stranieri, costituitisi spontaneamente in un circolo di amici, inizialmente conosciuti come Romani della Cisterna, che accrescendosi per tappe successive con altri apporti, acquisiranno una fisionomia stabile alla fine degli anni Trenta e costituiranno ufficialmente il sodalizio denominato “Gruppo dei Romanisti”.
Il percorso espositivo è articolato in 5 sezioni e circa 100 opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia e documenti, provenienti in gran parte dal Museo di Roma, dalla Galleria d’Arte Moderna, dal Museo di Roma in Trastevere e dai Fondi Trilussa della Sovrintendenza Capitolina e dall’archivio del Gruppo dei Romanisti.

La mostra si apre con la prima sezione, dal titolo Romani della Cisterna, che introduce l’Osteria della Cisterna in Trastevere, il luogo dove nel 1929 affiora l’idea di fondare il cenacolo di romani autentici. I fondatori furono: Ettore Petrolini, Trilussa, Augusto Jandolo, Giuseppe Ceccarelli, Vitaliano Rotellini, Ettore Veo, Franco Liberati e Ignazio Mascalchi.

La seconda sezione, dal titolo La passione antiquaria, illustra come negli anni Trenta Roma assista a un’eccezionale espansione urbanistica che comporta interventi di demolizione radicale. Nasce, così, da tanti illustri antichisti, archeologi e storici dell’arte come Ferdinando Castagnoli, Massimo Pallottino, Carlo Pietrangeli, Pietro Romanelli, Richard Krautheimer, Antonio Muñoz, Diego Angeli, sostenitori del Gruppo dei Romanisti, la necessità di preservare e restaurare il vasto patrimonio archeologico e artistico.

La terza sezione, si intitola Con Trilussa. Cofondatore del primo nucleo dei Romanisti della Cisterna e grande amico di Ettore Petrolini, Carlo Alberto Camillo Salustri, con lo pseudonimo anagrammatico di Trilussa, è stato un vero protagonista della cultura romana negli anni Trenta.

In particolare, i rapporti instaurati nel corso della sua vita con alcune personalità di indiscusso rilievo come Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Massimo Bontempelli, Filippo Tommaso Marinetti e Giacomo Balla, raccontano quanto fosse brillante la vita culturale romana.

Allestita nella “Sala del Pianoforte”, la quarta sezione, In Atelier, racconta come negli anni Trenta molti artisti romani e residenti nella capitale si dedicassero alla pittura di paesaggio urbano, rappresentando una parte della città medioevale distrutta per far posto alla Roma fascista.

Orazio Amato, Carlo Alberto Petrucci, Orfeo Tamburi, Diego Angeli in veste di pittore, sono solo alcuni degli artisti presenti all’interno del sodalizio dei Romanisti e, insieme a Duilio Cambellotti e Antonio Barrera, stretti collaboratori delle iniziative culturali organizzate dai fondatori dei Romani della Cisterna.

Infine, l’ultima sezione, dal titolo Il Gruppo dei Romanisti, ripercorre la nascita ufficiale del sodalizio. Nello studio in Via Margutta dell’antiquario e poeta Augusto Jandolo, dove presto le riunioni iniziarono a svolgersi con regolarità, il primo mercoledì di ogni mese, nacque anche nel 1940 la pubblicazione annuale della “Strenna dei Romanisti”, il cui primo numero, di circa 100 pagine, può essere ammirato in mostra.

Durante la mostra è previsto anche il ciclo di incontri “Il Gruppo dei Romanisti si racconta”, ideato e coordinato da Donato Tamblé, Presidente del Gruppo dei Romanisti.

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