Fino al 18 febbraio 2023, a Genova presso le tre sedi coordinate di Sanpaolo Invest Private (via Martin Piaggio 1), Deloitte & Touche S.p.A. (via Petrarca 2) e Stupendo a Space for Art Storytellers (vico della Casana 49r), è esposta “Incanto”, l’ultima mostra di Arianna Carossa, che l’artista genovese di nascita e statunitense d’adozione ha progettato nella sua città di origine.
L’idea nasce, pre-covid, dal dialogo tra Carossa e le curatrici Anna Daneri e Vita Roberta Cantarini. “Incanto” è una mostra realizzata direttamente negli spazi delle realtà che sostengono l’iniziativa: Carossa precisa che la sua azione, come molte altre realizzate in passato, vuole incoraggiare ogni artista a essere manager di se stesso/a, confrontandosi in prima persona con i suoi mecenati e realizzando così una propria “autogestione commerciale”.
La mostra diffusa di Arianna Carossa raccoglie quaranta pezzi tra pitture e sculture di dimensione varia, realizzate negli ultimi anni e dislocate nelle tre sedi espositive; visitabili su appuntamento da San Paolo Invest e Deloitte & Touche S.p.A., e secondo gli orari di apertura da Stupendo a Space for Art storytellers.
“Le opere esposte in occasione di Incanto indagano le connessioni fra i diversi elementi della realtà e il loro mistero: Carossa esplora l’interstizio che si apre nel darsi di differenti componenti – individui, materiali, forme – messi in relazione”, introduce Vita Roberta Cantarini a proposito della varietà delle opere in mostra, principalmente pitture presso la sede di San Paolo Invest e sculture nelle restanti due, in un dialogo continuo tra astratto e figura, tra precisi dettagli di natura e aperture verso dimensioni incorporee.
La poliedricità del lavoro artistico di Arianna Carossa chiama in campo molte e diverse interpretazioni e suggestioni, illustrate sul catalogo a tiratura limitata delle opere esposte, ciascuna corredata da un breve testo redatto da persone amiche professionalmente e personalmente all’artista e le fotografie di Daria Vinco. A sottolineare la polisemia del titolo, a fine mostra verrà effettuata una battitura d’asta a inviti in spazi privati, condotta da Willy Montini che ha aderito con entusiasmo al progetto dell’amica Carossa. Si tratta di un chiaro segnale che artista, curatrici, organizzatori e collaboratori dell’iniziativa lanciano al pubblico. Lo scopo è quello di istituire una borsa per artista indipendente, senza vincoli di età né di genere, che dimostri di essere indipendente e perciò libero o libera dai vincoli della filiera di produzione del canonico mercato dell’arte, non essendo rappresentato o rappresentata da gallerie. La borsa, infatti, sancisce una fellowship artista-artista che scardina le regole e incoraggia anche i giovani e le giovani a modificare le regole del sistema produttivo dell’arte.