Panismo a quattro mani, Giovanna Carbone e Leo Strozzieri


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«Ho avuto sempre una grande ammirazione per Papa Bergoglio da quando scelse, nonostante la sua appartenenza alla compagnia di Gesù, di chiamarsi Francesco con chiaro riferimento al poverello d’Assisi autore del Cantico delle creature, che a mio avviso è da ritenere l’anticipazione del manifesto dell’Umanesimo, ove si esaltano le bellezze del creato, della natura, tema assai urgente per la contemporaneità. Al tema del rispetto della natura il Pontefice ha dedicato la sua magistrale enciclica “Laudato sì”, la cui lettura mi ha suggerito la realizzazione di opere a quattro mani con l’artista friulana Giovanna Carbone documentate nella pubblicazione “Panismo a quattro mani” che si avvale di un lucido saggio introduttivo della storica dell’arte Chiara Strozzieri. Questa pittrice con la tecnica oggi desueta del collage propone squarci paesaggistici di grande lirismo e di intensa spiritualità che definirei proprio francescana. Ed io, memore della grande lezione del pittore bulgaro Christo che impacchettava i monumenti per salvaguardarli dall’usura del tempo, ho voluto creare attorno a questi veri e propri idilli iconici di Carbone una struttura grafica protettiva di forte connotazione cromatica altamente dinamica secondo i dettami del Futurismo, movimento d’avanguardia da me a più riprese studiato in qualità di critico d’arte», così ha dichiarato il Maestro abruzzese Leo Strozzieri in una recente intervista dello scorso agosto 2022 cura dell’artista Nadia Lolletti e del docente di Filosofia Fernando Fiore.


Leo Strozzieri nasce a Controguerra in provincia di Teramo, e dopo gli studi universitari all’Università Lateranense di Roma e la Laurea in filosofia all’Università di Urbino con una tesi sul futurista umbro Alessandro Bruschetti, in qualità di storico e critico dell’Arte, fonda varie realtà museali come: La Pinacoteca di Prata d’Ansidonia (AQ), il MAAG – Museo Abruzzese di Arti Grafiche, ed altri ancora , oltre a pubblicare numerose monografie su maestri storici , quali: Licini, Messina, Turcato, Celiberti, Mastroianni, Boille, Dottori, Trubbiani, con importati editori come: Fabbri, Allemandi, Electa, Mondadori, ed attualmente è tra i segnalatori del Catalogo Arte Mondadori. Vincitore del “Primo Premio” per la critica al Premio Sulmona e Premio Pianeta Azzurro a Fregene, è stato commissario alla XII Quadriennale di Roma. In qualità di artista Strozzieri, presentato da Mirella Bentivoglio e Chiara Strozzieri, ha esposto con personali a Roma ,Napoli, Pescara, Bologna. Nel 2011 il prof. Robert O’Fee di New Hope (PA) ha curato una pubblicazione in inglese sui suoi disegni. Grande studioso di futurismo a cui da sempre ispira le sue composizioni grafiche, con l’artista e poetessa friulana Giovanna Carone, ha realizzato un sodalizio artistico “impacchettando” come il bulgaro Christo, le opere dell’artista friulana in modo da “proteggerle” nel pieno rispetto di madre natura. Giovanna Carbone, nativa di Udine, vive a Cividale del Friuli dove lavora presso il Museo Archeologico Nazionale, e da sempre si è distinta per l’utilizzo della tecnica del collage con cui ha realizzato opere solitamente di piccole dimensioni, ma di una intensa e sentita spiritualità. “Panismo a Quattro Mani” uscito lo scorso mese di giugno 2022, è un’ elegante pubblicazione, edita da ArteStruttura di Cividale del Friuli in provincia di Udine, nella quale vengono esaminate in chiave critica numerose opere eseguite nel 2022 per l’appunto “a quattro mani” da Giovanna Carbone e Leo Strozzieri. Come scrive Chiara Strozzieri nel suo volume ( ISBN 979-12-80936-02-8) citando Gabriele D’Annunzio, esaltando la volontà del suo Io di immergersi totalmente nella natura: «Tutto m’intenerisce e tutto mi ferisce qui. Vivo in ogni cosa, e sono ad ogni cosa estraneo. Sento in tutte queste creature il mio medesimo sangue e sono infinitamente lontano da loro». Panismo a quattro mani, un volume da non perdere, che intende promuovere il “rispetto per la natura, un giardino che va custodito e tramandato ai posteri in tutto il suo splendore”, proprio come il “Bunker grafico” di Leo Strozzieri che “protegge” le opere di Giovanna Carbone.

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