Fino al 26 febbraio 2023, nella sede di Pirelli HangarBicocca a Milano è allestita la mostra “Neons Corridors Rooms”, dedicata a Bruce Nauman, uno degli artisti viventi di maggior rilievo della storia dell’arte contemporanea. L’esposizione, organizzata da Pirelli HangarBicocca, Milano, in collaborazione con Tate Modern, Londra, e Stedelijk Museum, Amsterdam, offre una panoramica approfondita sulla ricerca spaziale dell’artista e le sue sperimentazioni con l’architettura, l’uso della luce, del suono, del linguaggio e del video.
La mostra è composta da trenta opere realizzate dalla seconda metà degli anni sessanta che esplorano la dimensione più innovativa della pratica di Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, 1941) con un focus sulla sua ricerca spaziale e architettonica. Il progetto espositivo fa luce su questo ambito specifico, meno conosciuto e studiato, della ricerca espressiva dell’artista che in oltre cinquant’anni di carriera ha indagato la condizione umana e il significato più profondo del fare arte, abbracciando con attitudine radicale e pionieristica diversi media: installazione, video, scultura, performance, fotografia, disegno e suono.
In aggiunta a lavori presentati nelle retrospettive di Londra (ottobre 2020-febbraio 2021) e Amsterdam (giugno-ottobre 2021) l’esposizione di Milano, a cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolí con Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan, si arricchisce di una nuova selezione che include alcune delle installazioni più emblematiche di Nauman, provenienti da numerose collezioni pubbliche e private internazionali. Estendendosi sulla superficie di oltre 5.000 metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca e occupando anche altri spazi, come la Sala lettura e l’area esterna, la mostra riunisce per la prima volta le varie tipologie di corridoi e stanze, oltre a sei neon, cinque installazioni video e sonore, e una selezione di tunnel, ovvero modelli scultorei per architetture sotterranee. Il percorso espositivo che copre un arco di ricerca di quasi quarant’anni raggruppa le opere secondo nuclei tematici, mettendo così in luce da una parte le variazioni e i tratti comuni tra i diversi lavori, e dall’altra l’estensione e la continua sperimentazione dell’artista.