In occasione del decimo anniversario della morte di Walter Pichler, artista e architetto austriaco di origini altoatesine, considerato uno dei grandi anticonformisti solitari dell’arte internazionale degli anni Sessanta, Museion di Bolzano dedica gli spazi di Passage al piano terra e lo spazio di Cubo Garutti alla mostra “Walter Pichler (1936 – 2012) Architettura – Scultura”, a cura di Andreas Hapkemeyer, fino al 4 settembre.
In mostra un corpus di 11 disegni appartenenti alla Collezione Museion, il ciclo Haus in der Schlucht (casa nella gola della valle) del 1991, in cui l’artista sviluppa l’idea di costruirsi una torre nella Gola dell’Eggenbach, che, causa della ristrettezza della gola, sarebbe stata illuminata solo dall’alto. Questi disegni rappresentano i lavori preparatori per Haus neben der Schmiede (casa accanto alla fucina) di Birchabruck, completata nel 2002, un edificio basso, anch’esso illuminato dall’alto, che doveva servire come rifugio per l’artista e come luogo di incontro per la sua famiglia. In mostra due disegni, parte della collezione della famiglia, raccontano anche questo progetto. La fucina accanto alla quale si trova la casa appartiene alla famiglia Pichler da generazioni, gestita prima dal nonno e poi dallo zio dell’artista. La casa, la fucina e una Plattform über dem Bach (Piattaforma sopra il ruscello), progettata fin dall’inizio ma completata solo nel 2015, formano un insieme unico.
La Haus neben der Schmiede è un esempio di fusione molto complessa tra le costruzioni tradizionali, quasi arcaiche, con le pietre di fiume e la tecnologia più avanzata nel settore del tetto in vetro, con le sue sezioni in acciaio saldate al laser. L’intero interno è stato progettato dall’artista stesso e in parte realizzato grazie alle più moderne tecnologie.
La produzione di Walter Pichler è caratterizzata da una vasta produzione di disegni, sculture e costruzioni architettoniche, in cui i confini tra le varie arti restano totalmente fluidi.
I suoi inizi si collocano nel campo di quell’architettura utopica nata a Vienna, che negli anni Sessanta si diffonde a livello internazionale. Le più importanti opere scultoree di Pichler si trovano a St. Martin nel Burgenland, dove l’artista ha vissuto fino alla fine della sua vita, allestite ognuna con un involucro architettonico, parzialmente in legno.
Con questa mostra, Museion persegue l’obiettivo di segnalare queste straordinarie e ancora troppo poco conosciute architetture scultoree dell’artista, facendo da ponte tra le opere conservate nel museo e l’ensemble architettonico in Val d’Ega.