ArtLine


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Le nuove opere appena entrate nel Parco di CityLife di Milano a far parte dell’arte pubblica della città, in ambito ad ArtLine, sono di Mario Airò, Alfredo Jaar e Kiki Smith.

ArtLine è un progetto promosso dal Comune di Milano che, dal 2020, vede il Parco di CityLife adiacente al complesso architettonico dove svettano le tre torri di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, riconfigurarsi come un museo a cielo aperto, con l’installazione di opere realizzate da importanti artisti del panorama contemporaneo. Quelle di Airò, Jaar e Smith – inaugurate durante la Milano Art Week 2022, vanno così ad aggiungersi alle installazioni di Riccardo Benassi, Judith Hopf, Maurizio Nannucci, Adrian Paci, Ornaghi & Prestinari, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci; prossimamente, invece, sarà la volta delle opere di Rossella Biscotti, Elisabetta Benassi, Jeremy Deller, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey, Liliana Moro, Otobong Nkanga. Quella di Jeremy Deller, poi, è quasi pronta e successivamente ne inaugureranno altre per arrivare ad un totale di 20.

Kiki Smith perArtLine, Milano

L’opera di Mario Airò (Pavia, 1961) è “Atrio dello sguardo sul futuro” ed è una scultura ipogea, “ispirata alla vocazione ‘ambientale/spazialista’ dell’arte d’avanguardia milanese”, come spiega l’artista. “Prende spunto dal fegato di Piacenza, un piccolo bronzo tardo-etrusco, che fungeva da mappa per la lettura delle interiora dell’animale sacrificale. Alle varie parti del fegato e alle sue protuberanze è sovrapposta una mappa celeste, in modo da attribuire le manifestazioni presenti in esso all’influsso di questa o quest’altra divinità. L’idea era di accostare questa radice ancestrale, un po’ ctonia, a un luogo caratterizzato soprattutto dallo slancio verticale delle Tre Torri”.

Alfredo Jaar ha realizzato uno spazio cubico caratterizzato da una vetrata di colore rosso, un Padiglione Rosso (la cui progettazione architettonica è stata eseguita da AOUMM) che offre una prospettiva e una visione alternativa del Parco di CityLife. Come spiega l’artista, si tratta di “uno spazio per pensare allo stato della cultura e della finanza del mondo contemporaneo. Uno spazio per pensare allo stato della cultura e della politica del mondo contemporaneo. Padiglione Rosso è uno spazio di resistenza, uno spazio di speranza”.

L’installazione di Kiki Smith è “Guardiane”, composta da due sculture in bronzo che raffigurano due gatte che si pongono, secondo l’artista, come “benevoli protettori a guardia del quartiere”. Perché “I gatti sono mistici compagni che ci donano gioia e conforto. Questi animali sacri, come molte altre creature viventi, sono oggi percepiti come un peso nelle città moderne. Abbandonati per motivi sociali ed economici, sono lasciati senza cure ed esposti a malattie. Spesso i loro organi riproduttivi sono distrutti per nostra comodità. Così come la perdita di varietà del mondo vegetale, anche la diversità genetica degli animali si va assottigliando. La mia opera per CityLife (Artline) si ispira ai gatti che vivono nel fossato del Castello Sforzesco”. 

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