Al MA*GA di Gallarate, fino all’8 maggio è ospitata la mostra di Michele Lombardelli, realizzata a cura di Vittoria Broggini.
La ricerca e il pensiero di Lombardelli si muovono contemporaneamente verso la pittura come segno, l’immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d’indagine e il suono come materia di esplorazione.
Partendo dalle opere pittoriche degli ultimi anni, la mostra intreccia i diversi linguaggi sperimentati dall’artista, evidenziando come l’interesse, la ricerca e il pensiero di Lombardelli si muovano contemporaneamente verso la pittura come segno, l’immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d’indagine e il suono come materia di esplorazione.
Una serie di dipinti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Il cuore della mostra è la sezione dedicata alla produzione fotografica, alle serigrafie e alla manipolazione elettroacustica ed estetica del suono.