“Metaspore”, prima mostra di Anicka Yi in un’istituzione italiana, è allestita all’Hangar Bicocca di Milano fino al 24 luglio. La mostra, realizzata a cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todolí, è concepita come un’esposizione antologica e raccoglie oltre venti lavori, dal 2010 ad oggi insieme a una nuova versione ampliata di Biologizing the Machine (terra incognita), presentata alla 58. Biennale di Venezia nel 2019. L’opera esplora i concetti di ecosistema e interdipendenza, offrendo ai visitatori la possibilità di conoscere gli aspetti centrali della sua poetica.
Sin dai suoi esordi Anicka Yi (Seoul, 1971) impiega elementi biologici e deperibili come fiori fritti in tempura, alghe e saponi per realizzare sculture e installazioni che sovvertono i concetti di naturale e sintetico, generando entità ibride e simbiotiche. L’artista esplora complessi ecosistemi attraverso una dimensione immateriale, impiegando odori, essenze e batteri. Il suo lavoro si espande tramite la collaborazione con diverse figure professionali tra cui ingegneri, chimici e scienziati, con i quali crea ambiziosi progetti volti a indagare nuove possibilità di scambio e comunicazione tra organismi viventi e entità di intelligenza artificiale. Nella sua pratica Yi combina linguaggi e tematiche provenienti da ambiti differenti: dalla filosofia alla biologia, dalla politica alla fantascienza.
Mostre personali di Anicka Yi sono state realizzate in numerose istituzioni di rilievo internazionale e ha partecipato a diverse mostre collettive, tra cui la Biennale di Venezia (2019); Whitney Biennial, New York (2017); Okayama Art Summit, Gwangju Biennale (2016); Taipei Biennial (2014); Biennale de Lyon (2013). Inoltre, Anicka Yi è vincitrice di importanti premi, quali The Louis Comfort Tiffany Foundation Award (2011) e il Guggenheim Hugo Boss Prize (2016). Nel 2019 ha realizzato “Biography Fragrance”, una linea di tre frangranze in edizione limitata in collaborazione con Barnabé Fillion.
La mostra è accompagnata dalla più ampia monografia mai dedicata all’artista che contiene saggi di autori tra cui Giovanni Aloi, Rachel Lee, Merlin Sheldrake, insieme a un testo dei curatori della mostra. Il catalogo contiene inoltre le schede dettagliate delle opere esposte, una cronologia completa della storia espositiva di Anicka Yi e un inedito glossario sui suoi maggiori riferimenti, concepito insieme all’artista.