I macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna


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Fino al 1 maggio 2022, Palazzo Mazzetti di Asti ospita “I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna”, una mostra che, attraverso un corpus di oltre 80 opere, presenta alcuni capolavori dell’arte dell’Ottocento italiano dalla macchia al naturalismo, fra dipinti celebri e opere meno note perché mai esposte prima, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee.

A Palazzo Mazzetti la mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire i Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell’avanguardia italiana risorgimentale e il clima sociale che fa da sfondo alla vicenda di questi artisti, oltre ai temi, ai contenuti e ai personaggi di questo rivoluzionario movimento: sono esposte opere quali Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, accanto a Alaide Banti sulla panchina (1870-75) di Cristiano Banti, Una visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.

Silvestro Lega, Mamma con bambino, 1866-67

In mostra, dunque, anche opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori.

Opere dai contenuti innovativi per l’epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d’affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori.

Talvolta donate dagli autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in difficili momenti, queste opere, in grado di assecondare il piacere estetico e arricchire le più grandi quadrerie, sono diventate capolavori ricercati anche dai grandi intenditori d’arte dei nostri giorni.

Progettata per mettere a confronto fra loro i capi d’opera della “macchia” (1856-1868) naturalismo toscano (1865-1900), la mostra propone una narrazione visiva dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al ‘900 inoltrato.

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