Klimt. La Secessione e l’Italia


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Fino al 27 marzo 2022, il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospita la mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”, realizzata a cura di Franz Smola, Maria Vittoria Marini Clarelli e Sandra Tretter, composta con opere provenienti dal Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da altre raccolte pubbliche e private, come la Neue Galerie Graz. Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia, con cui si ripercorrono le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, il suo aspetto “pubblico” e, oltre a presentarne il ruolo di cofondatore della Secessione viennese, per la prima volta indaga sul rapporto dell’artista con l’Italia, narrandoci dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.

Gustav Klimt. Giuditta, 1901 Olio su tela, 84×42 cm Belvedere, Wien © Belvedere, Vienna Photo: Johannes Stol

La rassegna presenta anche una selezione di dipinti e sculture di altri artisti, che supporta il racconto del periodo della Secessione viennese e dell’influsso di Klimt in Italia. Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation.

Ospite d’eccezione della mostra è Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.

La mostra, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è co-prodotta da Arthemisia, che ne cura anche l’organizzazione, con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation.

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