12 Foto/Fluxando


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Riceviamo e pubblichiamo

Una volta quando c’erano le pellicole esse si dividevano in 12 o 24 pose ed erano detti rullini. Poi si tenevano d’occhio gli ASA, cioè il grado di sensibilità della pellicola, e se si era bravi si facevano in casa le stampe fotografiche usando gli acidi come fossero elementi alchemici.

Ciò che era importante negli anni Settanta non era tanto la foto, come risultato estetico e quindi la sua perfezione, bensì il primato dello scatto cioè del taglio compositivo che coglieva l’avvenimento. Quindi non s’inorridiva se la foto era sgranata o sfocata quel che contava è quello che c’era dentro. Oggi, guai a te se non è perfetta, bella, rielaborata da fotoshop, ma senza anima!

Julian Beck in 7 Meditazioni…

12 Foto sono un rullino, che si espone, di uno sconosciuto che le aveva inviate a un direttore di una rivista d’arte di Trieste, probabilmente con l’intento di una loro pubblicazione; cosa non avvenuta. Le foto, dopo una ricerca notturna su internet, sembra siano riferite a 7 Meditazioni sado-masochiste in politica e legate all’esperienza della carcerazione in Brasile di Julian Beck e Edith Malina.

Dopo il loro arresto in Brasile con l’accusa di possesso di marijuana, Julian Beck e Judith Malina e il resto del Living Theater si sono raggruppati a New York. Nel 1973 e nel 1974 la troupe scrisse Sette meditazioni sul sado-masochismo politico, un’opera teatrale che esplorava e denunciava il trattamento e la tortura dei prigionieri politici in Brasile.

“Quando abbiamo lasciato la prigione, abbiamo chiesto ai prigionieri che sono stati lasciati indietro: ‘Cosa possiamo fare per voi? Siamo un gruppo teatrale povero; non possiamo inviarti denaro. Questa sarebbe la prima cosa, ovviamente, ma dal momento che non possiamo inviarti denaro, cosa possiamo fare?’ Tutti loro hanno detto: “Dite alla gente com’è. Mostrate loro quello che ci fanno”. E così abbiamo sviluppato un pezzo intitolato Sette meditazioni sul sado-masochismo politico, in cui una scena era una rievocazione della tortura della polizia molto comune in quella prigione in cui ero detenuta e in molte altre in Brasile all’epoca” – Judith Malina.

In aggiunta alle 12 Foto si potranno vedere 2 opere pittoriche originali di Julian Beck degli anni Cinquanta di cm. 70 X 100, circa, di proprietà privata, già esposte nel 2009 nella mostra al Museo Civico d’Arte di Pordenone dal titolo “In the name of painting”.

Mostra: 3 AAA – Aiap – Art Agency, via Garibaldi 41 – Portogruaro

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