Per la prima volta in Italia e fino al 15 gennaio 2022, alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma è composta la mostra “ExiliArte. Memoria di una cartella dedicata a Rafael Alberti” che, curata dalla pittrice e accademica Carmen Bustamante, omaggia il poeta andaluso Rafael Alberti (1902-1999). Si tratta di un grande tributo al poeta dell’esilio da parte di intellettuali e artisti della dissidenza franchista al confino, sia dentro che fuori dalla Spagna.
Organizzata dalla Diputación de Cádiz e dall’Instituto Cervantes, con la collaborazione dell’Ambasciata di Spagna in Italia, della Fundación Rafael Alberti e della Reale Accademia di Belle Arti di Cadice, la mostra si compone di 51 opere, tra dipinti, disegni, lettere e poesie, oltre a tavole esplicative e a un video. Tra gli artisti esposti: Mentor Blasco Martel, autore del manifesto dell’omaggio, Antonio Saura, Rafael Canogar, Ricardo Zamorano, José Vela Zanetti, Federico Montañana, Juana Francés, Pablo Serrano, José Planes, Julián Pacheco.
Inaugurata per la prima volta a Cadice nel marzo 2018 e successivamente esposta in Francia, a Parigi e Tolosa, ExiliArte approda adesso a Roma, città in cui Alberti visse per circa 15 anni.
Rafael Alberti, uno dei più importanti poeti della Generazione del 27, era in esilio da quasi tre decenni quando a Parigi gli fu dedicato questo atto, ricevendo in dono una raccolta di disegni realizzati un centinaio di artisti. Organizzato dall’Associazione Culturale Franco-Spagnola, di cui Jean Cassou era presidente, l’omaggio del 1966 comprendeva l’intervento dello ispanico-francese Marcel Bataillon, del romanziere guatemalteco Miguel Ángel Asturias (Premio Nobel per la Letteratura), del drammaturgo spagnolo Alfonso Sastre, del poeta Vicente García Cervera, del saggista e critico d’arte Max-Pol Fouchet, dei poeti francesi Jean Marcenac e Max-Pol Fouchet. A Francisco Olmos fu dato il compito di leggere un’interminabile lista di messaggi, fra cui quelli del poeta e Premio Nobel Vicente Aleixandre, del filosofo Julián Marías, di Gerardo Diego e le adesioni di Pablo Picasso, Juan Goytisolo e Miguel Delibes, tra i tanti.
Un vero e proprio atto d’unione di tutti i democratici contro la dittatura franchista, al quale aderirono personaggi di differenti tendenze politiche, tutti con un’unica finalità: rendere omaggio al grande poeta andaluso, simbolo dell’esilio e della libertà.
In origine la mostra era composta da cento opere che formavano una cartella, tutte di pittori molto diversi. Attualmente ne sono disponibili 51 e dietro ogni opera c’è una storia che parla dell’esilio di Alberti e dell’impegno degli artisti e degli intellettuali dell’epoca.
Questa è la seconda delle grandi esposizioni internazionali promosse dall’Instituto Cervantes nel 2021, per festeggiare i 30 anni di attività.