Jorghe, al secolo Giorgio Casu, espone all’EXMA di Cagliari fino al 12 settembre, la sua prima antologica, curata da Simona Campus, nella quale presenta opere che raccontano la sua poliedrica attività, dal muralismo alla grafica, dalla pittura al design.
Giorgio Casu (San Gavino Monreale, 1975) è un artista che per diciotto anni consecutivi ha letteralmente attraversato il globo, vivendo in Australia, nel Sud Est asiatico, negli Stati Uniti d’America, in Messico. In Sardegna è noto soprattutto per il suo lavoro di muralista, che spesso lo conduce a collaborare con altri artisti, in prospettiva internazionale; è infatti anche animatore culturale, curatore di eventi che si concretizzano in una dimensione collettiva e comunitaria. Ma il suo talento creativo particolarmente fecondo gli consente numerose sperimentazioni non solo nell’ambito del muralismo: la sua indagine abbraccia le potenzialità di differenti supporti e materiali della pittura, concepita secondo un’accezione libera e aperta, che trova complementarità nella grafica e nel design. In un ibridarsi continuo di linguaggi, tecniche e proporzioni, alle pareti degli edifici si alterna la superficie della tela, alla tridimensionalità degli oggetti fa da contrappunto l’immaterialità delle elaborazioni digitali.
L’esposizione propone un’ampia selezione di opere, consentendo ai visitatori di conoscere i differenti nuclei tematici e stilistici del percorso artistico di Casu.
Nella Sala delle Volte all’Exma di Cagliari, la mostra è allestita in senso antiorario e si apre con l’installazione Elephant Eggs, che simboleggia la forza fantasiosa dell’arte nella creazione di nuovi mondi. Si prosegue con la serie dei dipinti del Magic Realism, in una caleidoscopica festa di colori e simboli multiculturali, dove il fascino di antiche civiltà si contamina con l’arte neo-pop e il graffitismo.
Uno specchio proietta poi nei paesi delle meraviglie, popolati da dolci figure femminili, farfalle, colibrì e dal simpatico Stregatto, Cheshire cat, alter ego dell’artista che accompagna in questo viaggio nella sua arte. Conclude la mostra nel piazzale dell’Exma una grande struttura dipinta, raffigurante l’Albero della vita: associato ai quattro elementi, acqua, aria, fuoco e terra, è un antico simbolo di rinascita, tema ricorrente nelle opere dell’artista, che qui usa un linguaggio segnico e decorativo e dà forma a un’opera davvero partecipata.
La mostra è prodotta dal Consorzio Camù, con il contributo della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Comune di Cagliari e la media partnership con RadioX.