Al Castello Aldobrandesco Collacchioni di Capalbio (GR), fino al 3 novembre è allestita una mostra dedicata a Niki de Saint Phalle e curata da Lucia Pesapane.
Grazie alle testimonianze di amici e collaboratori, che con l’artista hanno dato vita al Giardino dei Tarocchi, l’esposizione racconta l’attualità del messaggio femminista, ambientalista, avanguardista e impegnato che ci ha lasciato in dono. Più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico.
Il Giardino dei Tarocchi è un luogo dove il percorso artistico, che si traduce in un vero e proprio agire politico, è oggi più che mai attuale, in una realtà dove i concetti di reclusione e solitudine minano le basi di una società che l’artista desiderava basata invece sul senso di partecipazione.
A Capalbio Niki de Saint Phalle condivide tutto con i suoi assistenti e amici, valorizza e incoraggia i collaboratori a creare con lei in nome di un progetto collettivo dove protagonista assoluta è l’Arte.
Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle segue un preciso percorso tematico: la mostra si svolge in due luoghi espositivi che si intersecano e si completano a vicenda, ma ognuno di questi ha una sua anima specifica. A Palazzo Collacchioni, nel borgo antico di Capalbio, si ripercorre la storia del Giardino dei Tarocchi, dalla fine degli anni Settanta ad oggi attraverso foto, video, sculture, maquettes, collages che aiutano a comprendere il suo modo di lavorare e il suo vero spirito. Nella Galleria Il Frantoio vengono esposti alcuni lavori storici, tra cui gli assemblages degli anni ’60, maquettes in creta cruda preliminari alla realizzazione del Giardino, suo capolavoro finale, e inediti video di archivio.
In questa sede le scelte curatoriali hanno privilegiato l’analisi del linguaggio simbolico dell’artista soffermandosi sull’interpretazione delle carte dei Tarocchi. Sono inoltre esposte sculture delle carte, accompagnate da litografie, disegni e citazioni. L’esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue.