Da metà marzo il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, con il segretario generale del MiC, Salvo Nastasi, ha dato il via libera all’acquisto per prelazione del casale medievale costruito sui i resti di una villa romana con terme, di cui si conservano una cisterna e mosaici con tritoni e scene marine” ha fatto sapere l’ente parco dell’Appia Antica.
Il manufatto, di circa 400 metri quadrati, è di un privato e si trova al primo miglio della Regina viarum, dunque a pochi passi dalla chiesa del “Domine Quo Vadis” e dalle Catacombe di San Callisto. Confina con la valle della Caffarella ed affaccia direttamente sull’Appia Antica. Dunque un bene in più che, sommato alle recenti riacquisizioni avviate del Comune, mette a disposizione del pubblico ulteriori spazi nel prezioso quadrante.
Dal parco Archeologico dell’Appia Antica comunicano che: “L’operazione è rilevante non solo per il pregio dei resti archeologici ma anche per la posizione strategica dell’immobile nell’ambito del Parco dell’Appia Antica: l’acquisizione di un ettaro di terreno permetterà di infatti aprire nuovi collegamenti con il vicino Parco della Caffarella”.
Il sito che si appresta a diventare pubblico si trova in linea d’aria a meno di cento metri dal parco che circonda il Sepolcro di Geta. L’acquisizione di quell’area verde è l’ultima, in ordine cronologico, che il Campidoglio ha avviato per estendere i confini della Caffarella. Il bene, in quel caso, era già di Roma Capitale ma, sebbene fosse stato espropriato più quindici anni prima, il Campidoglio lo aveva lasciato in detenzione al vecchio proprietario.
Stimata per 10 milioni di euro e finita nel 2014 all’asta fallimentare con una base di 5 milioni, la villa al primo incanto non venne aggiudicata, per poi essere acquisita nel 2017 dalla famiglia Tredicine (nota per la gestione quasi monopolistica di camion bar e bancarelle nei luoghi nevralgici della Capitale) per 1,7 milioni di euro. Ma adesso il Ministero ha deciso di esercitare il diritto di prelazione, bloccando il trasferimento del bene ai nuovi proprietari: in una lettera dello scorso 17 marzo, il segretario generale del Ministero della Cultura Salvo Nastasi invitava la Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio del MiC a confermare alla direzione del Parco Archeologico dell’Appia Antica la disponibilità delle risorse economiche necessarie per esercitare la prelazione sull’acquisto, pari a 1.750.000 euro.