We Rise by Lifting Others


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Fino al 7 febbraio 2021 Palazzo Strozzi a Firenze presenta We Rise by Lifting Others (Ci eleviamo sollevando gli altri), nuovo progetto dell’artista Marinella Senatore, invitata a proporre una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale sta condizionando la vita quotidiana di tutte le persone.

Rendering by Prospettica

A cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, il progetto è costituito da una grande installazione per il cortile, ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, e un programma di workshop partecipativi, appositamente creati dall’artista per la dimensione online e incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa. In parallelo, si terranno numerose attività online rivolte a tutto il pubblico attraverso i canali digitali di Palazzo Strozzi e dedicate ad approfondire i temi e le suggestioni dell’iniziativa.

Il progetto è promosso e organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi ed è inteso come una piattaforma di collegamento tra individui, in presenza e a distanza.

Alta oltre dieci metri e costituita da centinaia di luci LED, l’installazione invade le proporzioni rinascimentali del cortile di Palazzo Strozzi creando una sorta di cortocircuito estetico.

Prodotte in collaborazione con artigiani pugliesi, le luminarie sono caratteristiche della pratica di Marinella Senatore per il loro valore sociale: una struttura monumentale, sebbene effimera, che crea uno spazio di socializzazione. A Palazzo Strozzi queste luci si intrecciano in suggestive architetture fatte di colori, inquadrando tre frasi volte a creare una sorta di attivazione poetica di ognuno di noi sul concetto di comunità: “The Word Community Feels Good”, “Breathe, You Are Enough” e “We Rise by Lifting Others”.

La componente testuale è sempre centrale nel lavoro di Marinella Senatore, che spesso impiega nelle sue opere slogan politici, frasi tratte da manifestazioni di piazza o citazioni da filosofi come Zygmunt Bauman, Jacques Rancière e Judith Butler. La frase che dà il titolo al progetto serve come diretto invito a creare nuova consapevolezza, motivazione ed emancipazione nella relazione con l’altro.

Il progetto si completa e si apre ulteriormente al pubblico con un calendario di workshop ideato specificatamente dall’artista per l’occasione e per la dimensione digitale, a cui sono stati invitati a partecipare oltre cento persone selezionate tra gruppi, istituzioni e associazioni che negli anni hanno partecipato alle iniziative di Palazzo Strozzi: studenti liceali e universitari, frequentatori di centri diurni e RSA, insegnanti, educatori, volontari e artisti. In questa serie di incontri online l’artista e un team di sue collaboratrici lavoreranno a partire dalle frasi delle luminarie per una riflessione sulla relazione tra linguaggio verbale e non verbale, in una sinergia tra letteratura, movimento e corpo. L’artista guiderà il gruppo di lavoro in una serie di attività incentrate sul rapporto tra individui e tra corpi per dare forma ai limiti e alle possibilità della vita di comunità in questo momento storico.

A conclusione di questa esperienza creativa saranno elaborati una serie di contenuti che saranno resi fruibili liberamente da tutto il pubblico attraverso i canali digitali di Palazzo Strozzi, creando così un ulteriore spazio di connessione tra le persone.

Parallelamente, Palazzo Strozzi propone anche un ricco programma di appuntamenti online rivolti a tutto il pubblico, con speciali attività per famiglie, scuole e adulti e un ciclo di conversazioni che metteranno in dialogo Marinella Senatore e Arturo Galansino con personalità internazionali del mondo dell’arte, della cultura e della creatività contemporanea come la curatrice spagnola Chus Martínez, il collettivo russo Pussy Riot e l’italiana Maria Grazia Chiuri, Direttrice artistica delle collezioni donna Dior.

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