Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta


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La XVIII edizione di Biennale Donna, a cura di Angela Madesani, è allestita negli spazi della

Palazzina Marfisa d’Este di Ferrara, fino al 22 novembre e presenta le opere di 13 fotografe italiane e internazionali: Paola Agosti, Diane Arbus, Letizia Battaglia, Giovanna Borgese, Lisetta Carmi, Carla Cerati, Françoise Demulder, Mari Mahr, Lori Sammartino, Chiara Samugheo, Leena Saraste, Francesca Woodman e Petra Wunderlich. Il progetto si inserisce nella riflessione che dal 1984 l’UDI, Unione Donne in Italia, dedica alla creatività femminile in tutte le sue forme e linguaggi e la mostra si apre con ricerche a sfondo antropologico della fine degli anni Cinquanta per arrivare agli anni Sessanta.

Guerre du Liban. Membres de la Force Internationale d’Interposition, des soldats américains ont loué une salle de l’hôtel Commodore pour organiser une soirée de danse orientale. Dans quelques jours, 243 d’entre eux vont mourir dans un attentat à l’aéroport. Beyrouth (Liban), 1983.

La mostra si apre con l’opera di Diane Arbus (1923-1971), la cui ricerca ha fatto da cerniera a quanto era stato fatto sino a quel momento nel campo dell’immagine. Le sue fotografie hanno come soggetto i mondi paralleli alla normalità, mondi negati, che Arbus riesce a raccontare nella sua verità e crudezza.

Due sono i lavori collocabili nell’ambito del fotoreportage tradizionale, con una chiara propensione all’indagine sociale e antropologica. Di Chiara Samugheo (1935), alcune fotografie di ambito neorealista, parte della serie dedicata alle tarantate salentine della fine degli anni Cinquanta. Di Lori Sammartino (1924-1971), le fotografie tratte da “La domenica degli italiani”, un volume del 1961, corredato da un testo di Ennio Flaiano, che racconta un’Italia semplice negli anni precedenti il boom economico. Presente una selezione di opere da “Morire di classe” di Carla Cerati (1926-2016), pubblicato nel 1969 con Gianni Berengo Gardin per Einaudi. Di grande forza le immagini di Letizia Battaglia (1935), che in sessant’anni di ricerca ha indagato potere criminale, prepotenza e corruzione in Sicilia, di cui sono esposte una serie di fotografie dedicate al mondo femminile. La mostra propone anche riflessioni dedicate ai mondi extraeuropei: due reportage di guerra ambientati in Libano e in Cambogia della francese Françoise Demulder (1947-2008), la prima donna a vincere nel 1977 il World Press Photo; mentre della finlandese Leena Saraste (1942) sono presentate le immagini dedicate alle “rovine” umane e architettoniche del conflitto israelo-palestinese dell’inizio degli anni Ottanta. Impegnata nella documentazione del mutamento della condizione femminile è Paola Agosti (1947), tra le più acute fotogiornaliste italiane, di cui viene presentato un intenso reportage sull’apartheid realizzato negli anni Ottanta in Sudafrica. È legata al mondo genovese del porto l’indagine di Lisetta Carmi (1924): una ricerca in cui l’uomo, il paesaggio, l’architettura giocano ruoli equivalenti. Sono dedicati al mondo dell’industria, nel momento della sua trasformazione, i partecipati scatti di Giovanna Borgese (1939), in cui i protagonisti sono i lavoratori e gli scioperanti, oltre agli edifici abbandonati. La ricerca di Petra Wunderlich (1954), di matrice prettamente architettonica, travalica i confini fra generi e temi aprendo nuovi scenari. Le sue opere indagano il paesaggio dell’uomo e, in particolar modo, quelle esposte in mostra, raccontano dettagli di edifici religiosi tra Germania e Belgio. Di Mari Mahr (1941), fotografa anglo-ungherese, è la raffinata serie dedicata a Lili Brik, la scrittrice, artista, attrice russa, compagna e musa di Vladimir Majakovskij. Chiude la rassegna una piccola ma significativa selezione di opere di Francesca Woodman (1958-1981), artista che ha lavorato sul disagio femminile, il proprio, dando vita a immagini di grande forza e poesia.

La mostra è organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI (composto da Lola G. Bonora, Silvia Cirelli, Ada Patrizia Fiorillo, Catalina Golban, Elisa Leonini, Anna Quarzi, Ansalda Siroli, Dida Spano, Liviana Zagagnoni) e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, Arte e Turismo.

In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un catalogo bilingue italiano e inglese con testi di Angela Madesani e di Francesca Pasini.

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