L’I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea progetta e promuove la mostra dedicata a Maurizio Roasio, in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato (AL). La mostra, intitolata “Materia e Ragione”, è realizzata a cura di Anselmo Villata, Presidente dello stesso I.N.A.C. e rimarrà esposta fino al 6 settembre nella Manica Lunga del Castello del Monferrato. La compongono una ventina di opere pittoriche e scultoree appartenenti agli anni dal Duemila ad oggi, introdotte dal testo critico in catalogo di Giovanna Barbero.
È la prima volta che la città di Casale ospita una mostra del Maestro Roasio, ma l’artista frequenta il nostro territorio fin dagli inizi della sua attività artistica: la sua prima mostra personale la tenne nei primi anni Ottanta alla Galleria Villata di Cerrina e sue sono le opere del ciclo di San Sebastiano, collocate in permanenza nell’omonima chiesa di Cerrina ed esposte una ventina di anni fa al Palazzo Ducale di Mantova in ambito ad una sua imponente mostra antologica.
Maurizio Roasio ha condotto attività artistica ed espositiva molto intense; alcune tra le sedi prestigiose dove ha esposto le sue opere, o in mostre collettive o personali, sono: Ca’ Vendramin Calergi di Venezia, Palazzo Graneri della Roccia di Torino, Palazzo Tornabuoni a Firenze, Grand Palais di Parigi, Palais d’Europe nella Biennale di Mentone, Sala Alabardieri di Cremona, Musée des Arts Décoratives del Louvre di Parigi, Palazzo della Trinità a Roma, Galleria Comunale di Varallo, Castello dell’Aquila, Palazzo della Promotrice a Torino, Palazzo Ducale di Mantova, Comparaisons a Parigi, Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, MACA – Museo d’Arte Contemporanea di Acri, e altre numerose e prestigiose sedi.
Le opere componenti la mostra al Castello del Monferrato rappresentano il sunto di lunghi anni di lavoro e la maturità di un percorso composito, di sperimentazioni e di obiettivi raggiunti.
La storia del passato e quella contemporanea sono sempre state presenti nelle attenzioni di Roasio. A partire dallo studio di materiali e delle loro reazioni nella manipolazione prestando la stessa attenzione ai materiali classici e a quelli di ultima generazione, ossia troviamo nella sua produzione sia dipinti ad olio, ad acrilico, acquarelli, disegni o, in scultura, il bronzo, il ferro, l’acciaio, che l’impiego, per esempio, di plexiglass colorati o trasparenti o specchianti; le forme, gli impianti delle opere bidimensionali o volumetriche, il linguaggio artistico hanno seguito un iter iconografico evolvendosi sempre secondo i canoni delle progettazioni e delle proporzioni architettoniche, delle esperienze della sua professione di architetto e imprenditore suggestionate anche dal suo sport: è stato pilota del Gran Premio della Montagna; le cromie e i pigmenti indissolubilmente legati alle regole estetiche, sia negli accostamenti, nei chiaro-scuri, nelle trasparenze o nei colori brillanti, ma anche valorizzandone la natura stessa sia essa tradizionale o moderna.
La mostra è corredata da un libro edito per l’occasione da Verso l’Arte Edizioni, 96 pagine a colori, cm 21×29, introdotto dai saluti istituzionali e contente le fotografie delle opere esposte, il testo critico, la biografia dell’artista.