Lo stato esistenziale dell’uomo contemporaneo è il risultato della progressiva perdita di memoria circa il senso della vita e della disconnessione con il proprio centro interiore.
Ognuno è chiamato a svolgere una propria missione; ognuno ha una propria vocazione. Il problema spesso consiste nella sincerità con se stessi e nel riconoscimento dei propri talenti, qual è insomma il nostro dono da portare nel mondo.
Partendo dal presupposto dell’artista Monica Melani, per cui “Tutto è vibrazione, tutto è energia”, è possibile ricavare informazioni a livello energetico. Si tratta di uno strumento semplice, emozionante, metafisico, per prendere coscienza di ciò che siamo nel profondo del nostro essere.
L’indagine personale viene eseguita attraverso l’uso del Metodo MelAjna, che consente di specchiarsi nelle dinamiche della propria energia, traendone indicazioni utili per individuare e trasformare quelli che spesso vengono considerati solo limiti e distorsioni, dovuti spesso a paure, eventi dolorosi, condizionamenti culturali e molto altro, delle varie dimensioni dell’essere.
Il Metodo MelAjna consiste nel far gocciolare colori allo stato liquido in uno strato di acqua contornato da un panno. I risultati sono aggregazioni energetiche di colori, molto variegate e libere. Quando l’artista, in tale frangente, si confronta con una persona direttamente si crea il ritratto energetico.
Si tratta di un percorso di autocoscienza che ridefinisce i confini dell’io, ricollegandolo al “proprio centro” e in connessione al “centro dell’universo”, al fine di conquistare una nuova e più autentica percezione e realizzazione del sé, dei propri talenti e delle proprie peculiarità.
Questo metodo è in grado di stimolare e facilitare i naturali processi di trasformazione e crescita personale e di donare una ritrovata armonia psicofisica e delle relazioni con l’ambiente.
Monica Melani, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo un master in cromoterapia, conseguito presso l’Istituto RIZA di Bologna, dal 1981 ha indagato le dinamiche fisiche e metafisiche del processo creativo, “alla ricerca dell’invisibile filo che tutto unisce e di un’arte al servizio dell’essere umano”, culminata nel 1999 con quello che, dal 2010, chiamerà il Metodo MelAjna, di cui è già stata fatta menzione.
Dal 1980 Monica Melani espone opere di pittura, scultura, installazioni, performance e social art.
Nel 2005 l’artista apre la Iside Srl (Impresa al Servizio dell’Individuo e Della sua Evoluzione) con l’intento di creare la sua opera più complessa: Il Mitreo di Corviale. Si tratta di un presidio, laboratorio per l’aggregazione, espressione e condivisione dei talenti della contemporaneità, a favore e per la rigenerazione di un territorio controverso, eppure ricco di opportunità; è l’esito della vincita di un bando di concorso promosso dal Comune di Roma.
Nel 2011 Melani fonda l’Associazione culturale Mitreo Iside, per diffondere la cultura olistica e l’arte di vivere con creatività, attraverso la sperimentazione di nuovi modelli di coesione, partecipazione, organizzazione e vissuti sociali, nonché la Libera Scuola di Arti applicate Metodo MelAjna.
In questo modo Monica Melani ha dimostrato che le dinamiche energetiche, riconosciute a livello astratto nell’opera d’arte, sono applicabili nella realtà che conosciamo e che si influenzano reciprocamente per la costruzione di un futuro più felice, ricco di senso e di nuove opportunità per il mondo dell’arte, dei visitatori, dei cittadini e del mondo intero.
L’artista sarà presente all’evento collettivo a Rimini con #CurARTI il giorno 8 agosto, presso lo Studio 0-100 in via Sacramora 22/c, dalle 18,30 alle 21,00.
#CurARTI: viaggio nella trasformazione del dolore, con il patrocinio del Comune di Rimini, è un Progetto di ricerca e sviluppo in arte terapia, creato da Deborah Mendolicchio, consulente in arte, in collaborazione con Andrea Giannini, fisioterapista e osteopata.
Maria Vittoria Giacomini