Esercizi di libertà


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Nello spazio Open Box del MAGI’900 di Pieve di Cento, Bologna, fino al 23 febbraio è visibile la mostra “Esercizi di libertà”, Poesia Concreta e Visiva dalla collezione del Museo stesso.
Per questa mostra è raccolta una selezione di oltre venti opere verbo-visuali, tratte dalla vasta collezione storica del museo, che rende omaggio alla capacità dell’arte di esprimersi  in maniera libera e diretta, tra leggerezza estetica e graffiante profondità del messaggio, offrendo spunti molto attuali. La mostra è composta da opere di: Vincenzo Accame, Fernando Andolcetti, Marilla Battilana, Anna Boschi, Claudio Cintoli, Arrigo Lora-Totino, Roberto Malquori, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Nanni Menetti, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Luca Maria Patella, Lamberto Pignotti , Gian Paolo Roffi, Sarenco, Franco Spena, Luigi Tola, William Xerra.

Esercizi di Libertà, MAGI, Pieve di Cento


Grazie alla potente sinergia tra significato ed evocazione, nelle esperienze di numerosi autori internazionali i linguaggi verbali e quelli visuali sono stati spinti a contaminarsi reciprocamente, fino a trovare un’inedita espressività, decisa ed eversiva . Erede di una ricerca che affonda le sue radici nel concetto stesso di “avanguardia”, intesa come superamento della linea di controllo, questo ambito di esplorazione, la cui identità rimane sospesa tra arte e scrittura, pone dunque l’attenzione sulla possibilità di svincolarsi dalle regole formali della comunicazione, per coinvolgere intellettualmente ed emotivamente lo spettatore, sempre chiamato in causa come interprete del messaggio.
Sottile ironia, raffinata eleganza o aperta provocazione, articolate reti di relazioni e diffusione internazionale attraverso mostre e riviste, sono state le strategie che tra gli anni Sessanta e Settanta hanno espresso l’impegno politico e intellettuale degli autori, e che ancora oggi ci offrono una lezione insuperata. Una lezione di “stile libero”, che potrebbe fin d’ora aprire la strada a nuove prospettive di contaminazione, dai meme che dilagano nei social media alle nuove modalità di condivisione delle idee nella dimensione urbana .
Lo Spazio Open offre la possibilità di consultare pubblicazioni sul tema e, per chi lo desidera, potrà lasciare a disposizione del pubblico un proprio “esercizio di libertà” nell’angolo lettura del museo.

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