Al Casino dei Principi dei Musei di Villa Torlonia di Roma, fino al 22 marzo 2020 è aperta una mostra dedicata alla poliedrica personalità di Levi: dalla letteratura alla poesia, dalla pittura al disegno.
La mostra, realizzata a cura del Centro Carlo Levi di Matera e della Fondazione Carlo Levi, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i Servizi museali Zétema e propone una riflessione anche sulla produzione legata alla grafica politica, che si è per gran parte realizzata a cavallo degli anni 1947-1948, sulle pagine del quotidiano “L’Italia Socialista” diretto da Aldo Garosci.
Le circa 30 opere pittoriche esposte, riferibili all’ambito cronologico 1945-1950, integrano lo scorrere delle vicende storiche toccate dal giornale e dalle vignette, segnalando di volta in volta affinità stilistiche, riprese tematiche, sottolineando anche l’assoluta originalità e autonomia del Levi illustratore satirico rispetto all’artista o all’autore di Cristo si è fermato a Eboli o del romanzo “L’orologio”, uscito nel 1950, che rappresenta la controparte letteraria delle stesse vicende illustrate dalle tavole grafiche.
I 58 disegni politici in mostra raccontano, in forma artistica sintetica e ironica, la stagione politica di formazione dell’Italia Repubblicana e registrano il passaggio cruciale che porterà, dal 1949, alcuni protagonisti di quella stagione (Olivetti in primis) all’impegno nella “politica del fare”. Questa sezione espositiva e il relativo catalogo, si propone di dare un contributo alla valutazione critica complessiva della grafica politica di Levi, collocata nell’ambito della sua ampia produzione artistica, e della grafica italiana a lui contemporanea. Una seconda sezione della mostra verte su un nucleo di 46 opere pittoriche dell’artista (nella maggior parte di proprietà della Fondazione Carlo Levi, con alcuni prestiti inediti di collezioni private) riferibili al periodo cronologico 1932-1973.