Pino Pingitore. L’anima e la visione, 1969-2019


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Cinquant’anni di ricerca artistica e progettazione grafica di Pino Pingitore (Spezzano della Sila, CS, 1953) sono esposti, fino al 31 gennaio prossimo, al MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro in una mostra curata da Giorgio Bonomi e Luigi Polillo.

La mostra, che ha carattere retrospettivo, è accolta su due piani del museo: al primo piano trovano posto oltre 30 opere, alcune realizzate per l’occasione, che documentano un percorso artistico molto articolato che sottolinea una continua, incessante volontà di sperimentare.
Il percorso espositivo parte dall’esperienza del Gruppo Mauthausen e si chiude con gli “Astratti fluidi”, opere che segnano il ritorno al colore e al recupero dello sfumato in chiave astratta.
Nel seminterrato trova poi spazio un’esposizione di lavori di progettazione grafica suddivisi per aree tematiche: si va dai marchi aziendali e non, passando per i manifesti e i decori per arrivare ai lavori di impaginazione e packaging. La ricerca, in Pingitore, non è mai un fatto acquisito e definitivo, l’operare a 360 gradi, in entrambe le discipline, lo collocano tra quella schiera di artisti che annovera figure illustri come: Franco Grignani, Fortunato Depero, Armando Testa, Franco Balan, Bruno Munari, lo stesso Tolouse Lautrec e tanti altri che non hanno mai derogato dalla loro essenza creativa.
L’esposizione è documentata da un catalogo bilingue (italiano/inglese) di grande formato edito dalla Casa Editrice Il Rio di Mantova con testimonianze scritte oltre che dai curatori, anche dal direttore del MARCA, Rocco Guglielmo, nonché Presidente della omonima Fondazione, Sergio Abramo Presidente dalla Provincia di Catanzaro e sindaco del capoluogo, Giorgio de Finis fondatore del progetto MACRO Asilo di Roma, Raffaele Orlando e lo storico e saggista Franco Ferlaino.

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