Già esposta negli scorsi mesi ad Aosta, la mostra “Lucio Fontana e i mondi oltre la tela. Tra Oggetto e Pittura” è ora, in una nuova versione con alcune aggiunte e alcune rivisitazioni, a Monfalcone (GO) fino al 29 febbraio 2020, allestita nella Galleria d’Arte Contemporanea della città.
La mostra, curata da Leonardo Conti e Giovanni Granzotto, è incentrata su un gruppo di trenta opere di Lucio Fontana, tra tele, ceramiche e carte, con l’obiettivo di ripercorrere i principali temi della carriera dell’artista; la sua attività ha segnato un nuovo modo di concepire l’arte stessa, tra la fine degli anni Quaranta e il 1968.
Arte che è stata ispiratrice dei più significativi linguaggi artistici nati tra gli anni Cinquanta e oggi: tra gli artisti che a Fontana guardavano, Piero Manzoni, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Alberto Biasi, Gianni Colombo, Mario Deluigi, Roberto Crippa, Gianni Dova, Giuseppe Santomaso, Ettore Spalletti, Sandro Martini e molti altri ancora.
Precisa Giovanni Granzotto, uno dei curatori: “Base della strategia curatoriale, definita insieme a Leonardo Conti, è l’identificazione e l’approfondimento di quei nuclei tematici che Fontana ha posto lungo la sua parabola creativa. È proprio in un simile chiarimento che la ricerca del Maestro si mostra, per molti aspetti, come un vero proprio incipit dell’arte contemporanea, un luogo imprescindibile che, secondo molteplici declinazioni, ha ispirato alcuni tra i linguaggi artistici più importanti che dagli anni Cinquanta del secolo scorso giungono sino al presente”.
La rassegna intende approfondire le linee di ricerca e i nuclei tematici, quali lo spazialismo della pittura, i buchi, i tagli, i teatrini, nei quali è possibile riconoscere la lunga eredità di Lucio Fontana.
La mostra è corredata da un catalogo bilingue italiano-inglese contenente i testi critici di Giovanni Granzotto, Leonardo Conti, Stefano Cecchetto, Dino Marangon, Mattia Pivato e Livia Sartori di Borgoricco, edito da De Bastiani Editore.