Divisionismo. La rivoluzione della luce


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Promossa e organizzata dal Comune di Novara, in collaborazione con la Fondazione Castello Visconteo, l’Associazione METS Percorsi d’arte, l’ATL della provincia di Novara e con i patrocini di Commissione europea, Regione Piemonte e Provincia di Novara, al Castello Visconteo Sforzesco di Novara è allestita, fino al 5 aprile 2020, una grande mostra dedicata al Divisionismo.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il ponte

La mostra, realizzata a cura di Annie-Paule Quinsac, è articolata in otto sezioni tematiche ed è composta da 65 opere provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private. Le sezioni sono: Sala 1, Il prologo; Sala 2, La Prima Triennale di Brera. Uscita ufficiale del Divisionismo; Sala 3, L’affermarsi del Divisionismo; Sala 4, Pellizza da Volpedo. Tecnica e simbolo; Sala 5, Il colore della neve; Sala 6, Previati. Verso il sogno; Sala 7, Segantini. Il gioco dei grigi; Sala 8, Il nuovo secolo. L’evolversi del Divisionismo.
Sono, dunque, esposte opere quali: Giovanni Segantini, con Dopo il temporale (1883-1885), Savognino sotto la neve (1890), All’ovile (1892), e una sala dedicata con sette eccezionali disegni tra cui il monumentale e spettacolare La Natura (1898); Angelo Morbelli con alcune delle sue commoventi scene di anziani in solitudine e intensi paesaggi innevati; Giuseppe Pellizza da Volpedo, con Il Mediatore (1801) e una sala dedicata con opere notevoli come Il Ponte (1893-1894), Sul fienile (1893-1894), La processione (1893-1895); Gaetano Previati con la magnifica Maternità (1890–1891) di proprietà del Banco BPM che ritorna nel capoluogo piemontese dove non è mai stata esposta e che, proprio per l’eccezionalità del prestito, si potrà ammirare con ingresso gratuito, e una sala dedicata con opere importanti come Sacra famiglia (1902), Il vento o Fantasia (1908), il monumentale La migrazione in val padana (1916-1917); Carlo Fornara con gli splendidi paesaggi montani Fontanalba (1904-1906), Vespero d’inverno (1912-1914), Ora radiosa (1924-1925); Emilio Longoni con i celebri dipinti di denuncia sociale L’oratore dello sciopero (1890-1891) e Riflessioni di un affamato (1894), oltre a notevoli opere di interni familiari e scene naturali; Plinio Nomellini con l’importante olio di soggetto operaio La Diana del lavoro (1893), e i più tardi e splendidi paesaggi Baci di sole (1908) e Sole e brina (1905-1910).
Completano il percorso altri notevoli dipinti di precursori del Divisionismo come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e magnifici paesaggi di Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, Achille Tominetti, Cesare Maggi.

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