Al Museo MAN di Nuoro sono aperte in contemporanea due mostre, ma con termine in data differente. Una mostra è dedicata ad Anna Marongiu (Cagliari 1907 – Ostia 1941), realizzata a cura di Luigi Fassi, che si chiuderà a domenica 1 marzo 2020, mentre la seconda intitolata “L’ombra del mare sulla collina”, con opere della collezione permanente del MAN e curata da Luigi Fassi ed Emanuela Manca, chiuderà domenica 12 gennaio 2020.
Questo doppio progetto espositivo,
concepito come un unicum, intende presentare la ricchezza e l’eterogeneità
del panorama artistico sardo lungo il corso del Novecento, da un
lato riscoprendo i disegni e i cicli illustrativi di Anna Marongiu,
tra le artiste sarde più affascinanti e al contempo dimenticate, dall’altro valorizzando la
collezione permanente del museo, che conta un ricco e variegato corpus di opere
tra disegni, pitture, sculture e film.
Le due mostre seguono una serie di altre che hanno attivato una riflessione sul
ruolo della Sardegna nei flussi culturali, sociali e politici del Mediterraneo,
il Museo MAN riparte ora dalle proprie radici con spirito di ricerca e
valorizzazione, per guardare con occhi nuovi al contemporaneo.
Inoltre, la retrospettiva di Anna Marongiu rappresenta
un’importante tappa della ricerca del MAN sull’arte del Novecento sardo e
italiano.
Il percorso espositivo si sviluppa attorno tre cicli di illustrazioni dedicati
a capolavori della letteratura realizzati da Marongiu tra il 1926 e
il 1930: la serie completa delle tavole di Sogno di una notte di mezza
estate di William Shakespeare (1930), le illustrazioni de I
Promessi Sposi di Alessandro Manzoni (1926) e le tavole de Il
Circolo Pickwick di Charles Dickens (1929). Quest’ultimo lavoro,
composto da 262 tavole realizzate a inchiostro e acquerello, costituisce il cuore
della retrospettiva: in prestito dal Charles Dickens Museum di Londra
è oggi, a novant’anni dalla sua realizzazione, per la prima volta visibile
in un museo.
La mostra è arricchita da un breve film sull’artista, realizzato da MAN e
Film Commission Sardegna in collaborazione con il Charles Dickens Museum con la
regia di Gemma Lynch ed è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Editore.
La mostra “L’ombra del mare sulla
collina” offre un’inedita lettura della collezione del MAN, raccontando in modo
nuovo più di un secolo di arte in Sardegna attraverso un variegato corpus di
disegni, pitture e sculture. Il percorso ricostruisce le vicende artistiche del
Novecento sardo attraverso alcune delle opere più rappresentative della collezione
e prosegue fino al presente instaurando uno stretto dialogo con diversi autori
contemporanei.
È un’opera dell’artista sassarese Mauro Manca a dare il titolo alla
mostra, scelta in ragione del netto spartiacque che essa segna tra le
esperienze figurative e quelle astratte: unanimemente ritenuta il passaggio
cruciale per l’apertura, nel secondo dopoguerra, degli orizzonti dell’arte
moderna in Sardegna. Con queste opere si racconta l’eterogeneità della storia
artistica sarda, innesta tra loro mondi e stili diversi, tradizioni e
sperimentazioni, e svela le nuove acquisizioni di Aldo Contini, Anna Marongiu e
Mario Paglietti.
Tra gli artisti in mostra si annoverano alcune delle figure chiave per
l’elaborazione dei diversi canoni espressivi che hanno caratterizzato la scena
artistica sarda dal Novecento a oggi, come: Italo Antico, Antonio Ballero,
Alessandro Biggio, Giuseppe Biasi, Giovanni Campus, Cristian Chironi, Francesco
Ciusa, Giovanni Ciusa Romagna, Mario Delitala, Francesca Devoto, Salvatore
Fancello, Gino Fogheri, Caterina Lai, Maria Lai, Costantino Nivola, Rosanna
Rossi, Vincenzo Satta, Tona Scano, Antonio Secci, Bernardino Palazzi.