L’artista serba Marina Abramovic rende omaggio a Santa Teresa d’Avila nella mostra “The Kitchen. Homage to Saint Therese” esposta al Complesso della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, fino al 31 dicembre prossimo.
La mostra è curata da Casa Testori e prodotta dal
Gruppo MilanoCard, gestore della Cripta di San Sepolcro, in collaborazione con
la Veneranda Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, e occupa l’area sotterranea
della Pinacoteca Ambrosiana dove sorgeva il Foro Romano, oggi Sala dell’area
del Foro. Qui è esposto il ciclo dedicato a Santa Teresa, che si compone di tre video, che documentano altrettante
performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a
Gijón, in Spagna e dove sono messi in evidenza lei stessa, il corpo, il
teschio, le mani. Una delle scene cariche di simbologie
è quella in cui l’artista levita e ascende leggera sopra la quotidianità con
espressione serena e tranquilla, mentre spalanca le braccia come in un ideale
abbraccio al mondo intero.
Sono immagini che parlano
di, una tappa particolare della carriera della Abramovic, oggettivamente
lontana dalla grandezza aspra delle sue più importanti performance, e una
riflessione sulla storia del cattolicesimo, all’interno di uno spazio simbolo e
luogo religiosamente rilevante.
Si può ritenere l’estasi come il culmine di un dramma umano e teologico, ma parlando di quello spazio aperto e anche conflittuale che chiamiamo contemporaneo, si avverte la sensazione di essere un po’ distanti dal cuore pulsante attuale della ricerca dell’artista serba.