Helidon Xhixha ritorna per la seconda volta (la prima era stata in occasione della 56ma Biennale di Venezia con “Iceberg”, nel 2015) con una grande scultura sul Canal Grande a Venezia dedicata alla sensibilizzazione contro l’inquinamento con le plastiche dei mari e degli oceani.
L’opera, che è alta quattro metri, si intitola “Twin Bottles: Message in a Bottle”, sono due bottiglie delle quali una schiacciata coricata e l’altra dritta, in parte sommerse. Inizialmente posta davanti al Casinò, Ca’ Vendramin Calergi, ora è collocata all’ingresso dell’Arsenale di Venezia. Galleggia come una plastica, ma è realizzata in acciaio con parti lucide e parti foderate di verde, vetro e fotografie realizzate da Giacomo “Jack” Braglia. Tali “bottiglie” contengono un messaggio di “speranza per un mondo più pulito” che verrà svelato nel 2039, “… come testimonianza temporale ed augurio di buon auspicio per il nostro pianeta.”, afferma Braglia.
Due artisti che si esprimono con linguaggi e mezzi assolutamente diversi tra loro, ma che hanno unito le loro forze e le loro energie per comunicare un pensiero comune teso a contribuire con l’arte a migliorare l’ambiente naturale. Sia la dimensione che l’inequivocabilità simbolica della forma rappresentano, assieme ad un richiamo estetico di alto livello, un appello continuo e potente alla coscienza collettiva. Il luogo stesso non passa inosservato alle migliaia di persone che transitano su quelle acque ogni giorno. Venezia come salotto del mondo, dove si possono portare all’attenzione comune e allargata problemi e soluzioni, con un’immagine iconograficamente semplice e accattivante, ma complessa nei contenuti e, tuttavia, di immediata ricezione per tutti, senza bisogno di parole, spiegazioni o interpreti.
Beatrice Audrito, autrice del testo critico in catalogo e dell’intervista agli artisti, precisa: “…Con un atto di matrice neodadaista, Xhixha e Braglia scelgono, prelevano e dunque decontestualizzano idealmente un oggetto, la bottiglia di plastica – simbolo indiscusso dell’odierna società dei consumi usa e getta – per poi riprodurlo fedelmente, ingigantendolo sulle orme di Claes Oldenburg, per esasperarne l’impatto visivo e la valenza simbolica. Un’operazione site-specific ricca di riferimenti estetici e opportunamente contestualizzata, con la quale gli artisti veicolano una riflessione attualissima sul rapporto uomo-natura, …”
Infine, per concretizzare il loro impegno ambientalista, Helidon Xhixha e Giacomo “Jack” Braglia hanno deciso di effettuare una donazione a Legambiente, associazione ambientalista italiana, al fine di aiutare la loro campagna “TartaLove”. Donazione che ha permesso a Legambiente di acquistare una fornitura di un anno di medicinali e cibo per 100 tartarughe marine e agli artisti di adottare ed aiutare due tartarughe marine, ora chiamate “Helidon” e “Jack”, erroneamente catturate durante una battuta di pesca e ora curate e liberate.