Tracce. Asia 2562


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Al Castello di San Michele e al Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu di Cagliari, fino al 29 settembre è aperta la mostra “Tracce. Asia 2562”, composta con le opere di Federico Crisa (Cagliari, 1984) e Noemi Didu (Cagliari, 1982). La mostra è promossa dal Comune di Cagliari, Musei Civici di Cagliari con la collaborazione di Consorzio Camù ed è curata dalla Direttrice dei Musei Civici, Paola Mura e dalla Dirigente del Servizio Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari Antonella Delle Donne.

Foto di Noemi Didu

Questa è una esposizione-installazione che prende la forma di una cartografia del percorso fatto nei primi mesi del 2019 dai due artisti durante il loro viaggio di quaranta giorni nel Sud Est asiatico e in particolare in Thailandia, paese che per vent’anni ha ospitato il grande viaggiatore e collezionista cagliaritano dell’Ottocento, Stefano Cardu e poi Vietnam e Laos, da loro percorsi nei primi mesi di quest’anno, il 2562 secondo il calendario buddhista. Il progetto presenta anche la realizzazione di opere site specific lungo il percorso di viaggio, con interventi realizzati in ambiente urbano, periurbano e rurale, in cooperazione con abitanti e associazioni locali.

Una mostra che si dipana tra le sale del Centro comunale d’arte e cultura Castello di San Michele, che ospita il nucleo centrale del progetto, con un percorso fotografico di circa 70 immagini scattate fra Thailandia, Vietnam e Laos cui si affianca una selezione di tele di grande formato e mattonelle dipinte e il Museo d’arte Siamese Stefano Cardu che ospita a sua volta una serie di mattonelle dipinte e una proiezione su video di una selezione di immagini fotografiche.

Condotto a quattro mani dagli autori, il progetto è ora restituito in una sorta di diario di viaggio fatto di opere pittoriche, su tela e ceramica, e immagini fotografiche: il “materiale di ispirazione” è lo stesso delle opere site specific realizzate lungo il viaggio da Crisa, con interventi minimali e poco impattanti, documentate nel reportage fotografico di Noemi Didu, che ha registrato ad ogni tappa le interazioni fra i due artisti, il territorio e le comunità.

Nella mostra le opere dei due artisti sono poste in dialogo fra loro e con il Castello di San Michele, architettura medievale evolutasi nel corso dei secoli e altamente rappresentativa della nostra cultura: l’allestimento è stato completato da Crisa con interventi site specific, sua espressione d’elezione direttamente ispirata dai luoghi, che idealmente chiudono un cerchio di ricerche e relazioni fra Occidente e Oriente.

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