È allestita, fino al 2 ottobre, al Maschio Angioino di Napoli, presso la Cappella Palatina, la mostra dedicata alla Scuola di Posillipo, composta da 60 opere provenienti da raccolte private.
La mostra, promossa e sostenuta dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è curata da Isabella Valente con l’organizzazione Saverio Ammendola per Mediterranea, il Patrocinio del Dipartimento Studi di Napoli della Federico II e La Fenice di Luciano Molino. Essa rientra nell’ambito di Estate a Napoli 2019, quarantesima edizione.
La Scuola di Posillipo è stata una importante corrente pittorica di paesaggio che si era andata ad incastrare nel periodo denominato del “Gran Tour”, quando grandi intellettuali ed artisti di tutta Europa visitarono l’Italia a partire dall’Illuminismo fino alla fine del XIX secolo.
In questo contesto storico era nata “La Scuola di Posillipo”, avviata dall’olandese Anton Smink Van Pitloo che attirò a Napoli pittori da tutta Europa e che combaciò con l’ottocento del romanticismo, aprendo le porte al rinnovamento del paesaggio verista che a Napoli ebbe il suo exploit.
La luce di Napoli incantò ed ispirò i tanti artisti che fecero parte della “Scuola di Posillipo” e fu una vera rivoluzione e le opere sono un percorso da compiere in un tempo irripetibile per ispirazione e bellezze naturali. L’atmosfera del paesaggio naturale veniva colta in tutta la sua pienezza e riportata su tela attraverso opere magnifiche.
Questa mostra vuole proporsi come un percorso da compiere nel tempo e nello spazio, oggi trasformato e quasi irriconoscibile, se non per quell’atmosfera che dal paesaggio naturale, che ancora offre la città di Napoli e l’intera Campania, è trasmigrata nell’opera pittorica. Tra gli artisti selezionati, sono presenti anche alcuni pittori stranieri. La mostra offre, inoltre, un assaggio dell’evoluzione della pittura di paesaggio all’indomani dell’esperienza posillipina, un rinnovamento sempre fondato sulla ricerca di quella luce squisitamente napoletana e meridionale che incantò artisti e intellettuali di ogni dove.