Tra le numerose iniziative programmate a Macerata, per questa estate e fino al 3 novembre vi è anche una mostra per le celebrazioni del centenario della fondazione della Bauhaus, la più influente scuola d’arte e design del XX secolo fondata a Weimar dall’architetto, designer, urbanista e accademico tedesco Walter Gropius nel 1919.
La mostra è promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Macerata, da Macerata Musei, dall’Istituzione Macerata Cultura, organizzata da Sistema Museo, e realizzata a cura di Aldo Colonetti e vanta, tra gli altri, la collaborazione di Italo Rota con le sue collezioni dedicate al Bauhaus e delle opere dell’ingegno contemporaneo, di quella di Maria Grazia Mattei del MEET, il centro internazionale per la cultura digitale di Milano.
La mostra, distinta in tre sezioni, si snoda lungo un percorso in pieno centro storico: dai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti fino a Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia. Con questo percorso, si avrà l’opportunità di scoprire i diversi luoghi della città, fino a raggiungere la collezione del Novecento a Palazzo Ricci.
Il museo civico di Palazzo Buonaccorsi
ospita un percorso che parte da una installazione luminosa curata da Guzzini,
parter tecnico, e propone al primo piano i documenti fondativi originali del
movimento. In mostra le storiche testimonianze per raccontare come il Bauhaus
si è presentato al mondo per riuscire nella sua missione innovatrice. Al
secondo piano sono collocate sei opere di Alfredo Bortoluzzi, artista impegnato
alle origini del Bauhaus, che introducono a un confronto con la sezione
permanete dedicata a Ivo Pannaggi, pittore e architetto maceratese che ha
frequentato la scuola di Walter Gropius fino alla sua chiusura voluta da Hitler
nel 1933. Nelle Sale dell’Eneide e di Ercole, vi è lo spazio “Digital
Landscapes Corpo linguaggio azione” dedicato ai nuovi linguaggi della
produzione 4.0.
A Palazzo Pellicani Silvestri è protagonista il paesaggio dell’industria marchigiana,
in un percorso fotografico, curato dall’associazione culturale Il Paesaggio
dell’Eccellenza, a cura di Alessandro Carlorosi, che racconta per immagini la
relazione stretta tra industria e territorio.
Nella biblioteca comunale Mozzi Borgetti è esposta “L’Officina de Lettura”, una sorta di Bauhaus attuale. In mostra una serie di copertine della rivista culturale “La lettura” del Corriere della Sera a cura di Antonio Troiano e Gianluigi Colin. Sono presenti, tra gli altri, disegni di Renzo Piano, Patti Smith, Mimmo Jodice, Mario Bellini, Mimmo Paladino, Brian Eno, John Berger, Alessandro Mendini, il tutto proprio nello spirito della scuola tedesca.
Il progetto è stato ideato in collaborazione con ADI, Associazione per il Disegno industriale – Delegazione Marche, Abruzzo, Molise, Centro Studi Pannaggi, Comune di Esanatoglia, Confindustria Macerata, Confindustria Marche, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, MEET-Centro Internazionale per la Cultura Digitale, Fondazione Cariplo, Associazione Culturale “Il Paesaggio dell’Eccellenza”.
Per la durata della mostra è previsto un ricco programma di eventi e appuntamenti culturali sulla storia dell’arte, del design, dell’architettura, sull’artigianato 4.0, sulle media arts e sulla ricerca di modelli espressivi di nuova generazione, in collaborazione con le scuole, le università, l’Accademia di Belle Arti, le associazioni culturali, le associazioni di categoria. Importante anche la collaborazione con il Comune di Esanatoglia, dove è ospitata una delle opere artistiche di Ivo Pannaggi, Casa Zampini, oggi in fase di riallestimento, che guarda alla costruzione di un itinerario del Novecento sul territorio della Marca Maceratese.