All’Accademia di Francia, Villa Medici a Roma, fino al 18 maggio è allestita una mostra curata da Pier Paolo Pancotto, che presenta il lavoro dell’artista tedesco Julius von Bismarck (Breisach am Rhein, 1983) che mette in connessione le arti visive con altri territori di ricerca come le scienze (fisica e chimica), l’esplorazione dei fenomeni percettivi o rappresentativi della realtà, l’analisi di eventi storici e sociali. La sua arte si articola in diverse soluzioni espressive: video, scultura, fotografia, installazione, performance.
In
occasione del suo esordio personale in Italia, von Bismarck presenta a Villa
Medici tre video incentrati sul tema della natura, vero e proprio leitmotiv del
suo percorso creativo.
Un evento tragico causato dall’essere umano e un altro dalla natura sono al
centro rispettivamente di Objects in the Mirror Might Be Closer Than They
Appear (2016, realizzato con Julian Charrière) e Irma to Come in Earnest
(2017).
Il primo è focalizzato sugli effetti del disastro nucleare di Chernobyl del
1986 e la sorprendente rinascita di un ecosistema all’interno di un’area così
fortemente contaminata (visibile, nel video, attraverso le immagini riflesse
sull’occhio di un cervo); il secondo volge la propria attenzione sull’uragano
Irma e le devastanti conseguenze dovute al suo passaggio nel 2017.
Tiere sind Engel mit Fell (2018) presenta degli animali sospesi nello spazio,
colti in un immaginario quanto poetico volo come fossero “degli angeli con la
pelliccia”.