Al MACA, Museo d’Arte Contemporanea di Acri (CS), si celebra la giornata della Memoria con una mostra di Umberto Mastroianni, curata da Anselmo Villata, aperta da domenica 27 prossimo fino al 24 febbraio.
Nessun altro artista meglio di Mastroianni può porsi come testimone dei drammatici eventi del secondo conflitto mondiale, al termine dei quali realizzò grandi monumenti celebrativi su tutto il territorio nazionale. Il primo, e forse più importante, è quello di Cuneo, significativo anche per il suo profondo contenuto: è dedicato alla Resistenza ed è collocato dove la Resistenza ebbe inizio nel nostro Paese. In questa interessante mostra ad Acri sono esposte opere di misure più contenute, ma non meno importanti, come, per esempio, gli smalti su rame dedicati a “Europa”, che l’artista realizzò nel 1990 e dedicò all’Unione europea. Di importanza internazionale, non solo dal punto di vista artistico tra i maggiori innovatori storici, ma anche dal punto di vista umano, di grande sensibilità e apertura mentale, nelle sue opere, realizzate con diverse tecniche, si esprimono sempre la sua passione, il suo entusiasmo, la sua esuberanza, il suo animo proteso all’infinito.
Umberto Mastroianni (Fontana Liri, 1910 – Marino Laziale, 1998), si trasferisce a Torino dopo gli studi romani e gli eventi bellici, dove stringe amicizia con Spazzapan e completa la sua formazione. La sua attività è sempre stata intensa, ricca e produttiva e la sua presenza costante in manifestazioni nazionali ed internazionali. Le opere di maggior rilievo in Italia sono indubbiamente, oltre al citato monumento alla Resistenza a Cuneo, il monumento ai Caduti a Frosinone, il mausoleo della Pace a Cassino, a Urbino, Firenze, Alba, Tolentino, Cuorgné, ossia nelle maggiori città interessate agli eventi, e poi altre all’estero di rilevanza non inferiore. Altre sue opere si trovano nei maggiori musei del mondo. Ha ricevuto innumerevoli premi, tra cui i principali sono: il premio per la scultura alla Biennale di Venezia e il “Praemium Imperiale” (maggiore riconoscimento per l’arte, equivalente al Nobel).