Il Museo del Gioiello di Vicenza nella Basilica Palladiana
«Il Museo del Gioiello è un unicum a livello mondiale che ha nel territorio berico le sue origini e il suo cuore pulsante. Italian Exhibition Group, grazie alla riconosciuta posizione di leadership nel settore, è orgogliosa di contribuire alla valorizzazione e diffusione della tradizione e della cultura gioielliera–in particolare di questo storico distretto-nel mondo»,così ha dichiarato Marco Carniello, Direttore della divisione Jewellery and Fashion di IEG. La 3a edizione del Museo del gioiello,inaugurata dall’ Italian Exibition Group spa(IEG), all’interno dello spazio espositivo della Basilica palladiana in partnership col Comune di Vicenza, sarà visitabile sino alla fine del 2020. Presenti in mostra 310 gioielli unici ed esclusivi, veri e propri capolavori dal valore inestimabile, con un mix tra contemporaneità e suggestioni del passato e proiezioni nel futuro provenienti da numerose collezioni private. Nove curatori di fama internazionale hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione del Museo del Gioiello, dando la propria interpretazione nelle rispettive sale tematiche. Pascale Lepeu, Direttore della collezione Cartier, rappresenta nella SALA SIMBOLO la potenza simbolica degli ornamenti; Cristina Boschetti, nota archeologa ed esperta di produzioni artistiche del Mediterraneo ellenistico e romano, nella sua SALA MAGIA espone gioielli che alludono a forze superiori e valori atemporali; Massimo Vidale, Professore di Archeologia all’Università degli Studi di Padova,concentra l’attenzione del visitatore sulla funzione comunicativa del gioiello nella SALA FUNZIONE; Patrizia di Carrobbio, esperta di diamanti a New York curatrice della SALA BELLEZZA, ha creato un mix tra alta gioielleria e gioielli; a Marie-José van den Hout è stata invece affidata la SALA ARTE, che ospita capolavori frutto della sperimentazione di artisti internazionali; Chichi Meroni, anima creativa de l’Arabesque Cult Store di Milano e curatore della SALA MODA, si è focalizzato sui bijoux creati tra gli anni ’20 e gli anni ’80. Nella SALA DESIGN, dedicata ai “designer senza design”, con la curatela di Alba Cappellieri sono presenti designer orafi con le loro sperimentazioni; la SALA ICONE che ospita icone della gioielleria create tra il XVII e XX secolo,è stata curata dai noti gioiellieri antiquari di Milano: Gabriele ed Emanuele Pennisi, e per concludere la SALA FUTURO della portoghese Olga Noronha, anticipa invece i trend del gioiello di domani.
Come dichiarato da Alba Cappellieri, Direttore del Museo: «il Museo del Gioiello contribuisce a fare di Vicenza una delle capitali mondiali del gioiello. Questa nuova edizione darà ai visitatori la possibilità di ammirare gioielli unici e straordinari, provenienti dalle più esclusive collezioni, selezionati da curatori di fama internazionale secondo diverse concezioni, valori e significati del gioiello. Il percorso espositivo è un viaggio attraverso i secoli che permette di scoprire opere d’arte del passato e gioielli contemporanei che intrecciano arte, moda, design e alta gioielleria». Come immagine della mostra “Flora”, la stupenda collana di Bulgari scelta dal Direttore a rappresentare uno straordinario gioiello che celebra la forza e l’eleganza di tutte le donne e la loro naturale bellezza e unicità.”In un delicato equilibrio cromatico, tra armonia formale e movimento, questo gioiello sintetizza la bellezza italiana e la qualità manifatturiera di una delle più prestigiose maison orafe”.