Dalì. Viaggio surreale nella Divina Commedia


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Salvador Dalì

Alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Moncada di Caltanissetta, fino al 24 febbraio prossimo è esposta la mostra “Dalì. Viaggio surreale nella Divina Commedia”, un’esposizione illustrata dei canti della Divina Commedia.

Un viaggio inedito nell’opera della Divina Commedia attraverso cento xilografie realizzate da Salvador Dalì fra il 1951 e il 1960 che restituisce una versione altamente personalizzata, dove è possibile ritrovare tutte le caratteristiche dello stile di Dalì: le figure molli, la dissoluzione delle forme, la crudezza e il macabro, i tratti sottili e le figure allungate all’inverosimile, gli accostamenti di figure apparentemente estranee e perfino i cassetti.

Tutto ciò in un insieme di colori e in un’alternanza di definizione e fluidità che si adatta perfettamente alla lezione dantesca in cui si succedono sequenze estremamente definite, soprattutto nell’Inferno, e altre impossibili da descrivere e tratteggiare con la parola umana, concentrate nel Paradiso. Dalí non si accontenta né di illustrare né di spiegare i significati di certi passaggi letterari, ma cerca di risalire all’emozione e al pensiero che strutturano la scrittura e, nel caso fossero identificabili, i metodi filologici e i riferimenti culturali adottati dall’autore.

Il cammino artistico del pittore si ripercuote da una xilografia all’altra. Grazie al particolare uso del colore e della luce, quest’opera rappresenta una vera raccolta di metodi differenti: dalla vibrazione veloce del tratto fino all’utilizzo dei contrasti cromatici. In totale si contano trentatré trittici, ognuno dei quali è composto di tre tavole riferite ai tre cantici, un lavoro durato dieci anni e presentato al pubblico nel 1960 al Palais Gallièra di Parigi. Da subito venne considerata come l’opera illustrativa più importante mai realizzata da Dalí.

Si tratta di una delle dieci collezioni più complete al mondo, appartenenti ad un collezionista nisseno che ha deciso di condividerle con la sua città d’origine.

Il percorso espositivo è arricchito da un’atmosfera di colori, suoni e profumi che conducono il visitatore in un’esperienza sensoriale. 

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