Al Museo dell’Arte del Novecento e del Contemporaneo di Sassari, Ex Convento del Carmelo, fino al 31 gennaio 2019 si può visitare una mostra dedicata a Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013), che indaga la sua intera produzione di arte pubblica al fine di contribuire alla rilettura critica del suo percorso artistico.
La mostra è promossa dall’Amministrazione Comunale di Sassari con il contributo di Fondazione Stazione dell’Arte e Fondazione di Sardegna in collaborazione con l’Archivio Maria Lai e con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, Presidenza della Giunta Regionale della Sardegna, Provincia di Sassari, Comune di Aggius, Comune di Camerino, Comune di Carbonia, Comune di Castelnuovo di Farfa, Comune di Nuoro, Comune di Orotelli, Comune di Osini, Comune di Siliqua, Comune di Sinnai, Comune di Tortolì, Comune di Ulassai, Comune di Villasimius e Cooperativa Teatrale Fueddu e Gestu, mentre gli Sponsor sono: Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, Falegnameria Bussu Arredamenti, Unifidi Sardegna.
Nel complesso degli oltre trenta eventi e opere pubbliche presentate, la mostra, suddivisa secondo due sezioni tematiche (Legare/collegare, Macrocosmo/microcosmo), ripercorre la geografia creativa di Maria seguendone il gesto, il segno e il pensiero, tutti amplificati all’interno della dimensione pubblica lasciando trasparire il profilo di un’artista in gran parte diverso da quello che si è abituati a vedere.
Il percorso espositivo è tracciato da Alberto Paba e si sviluppa lungo i tre piani del Carmelo, cercando di esaltare la dimensione esperienziale della mostra attraverso la ricca presenza di audiovisivi, proiezioni e installazioni interattive. Vengono privilegiate le analogie tematiche e i rimandi comuni fra le opere realizzate nel territorio e la produzione artistica di Maria Lai nel suo complesso, trasformando la ricerca sull’arte pubblica in una lente di ingrandimento nuova sul suo fare creativo e simbolico, sulla visione programmatica degli interventi, sul suo agire e sulle sue finalità creative ed estetiche.
La mostra è documentata dalla pubblicazione della prima monografia sull’arte pubblica di Maria Lai, a cura di Davide Mariani. Il catalogo (Agave edizioni), la cui uscita è prevista a gennaio 2019, sarà diviso secondo due sezioni tematiche relative ai filoni di azione dell’artista, quello dedicato all’arte relazionale e quello inerente agli interventi ambientali, ai quali si aggiungerà un ricco sistema di apparati.