Sono queste le tre mostre che si aprono oggi e si svolgono contestualmente fino al 3 marzo prossimo al MAN, Museo d’Arte della Provincia di Nuoro, realizzate a cura di Luigi Fassi.
“Sabir” è la prima personale in Italia dell’artista israeliano Dor Guez; “Sogno d’oltremare” è anch’essa la prima personale italiana di Francois- Xavier Gbré; “O Youth and Beauty!” è una collettiva degli artisti Anna Bjerger, Louis Fratino, Waldemar Zimbelmann.
Attraverso le differenti rese stilistiche e i diversi linguaggi proposti, le tre mostre testimoniano la necessità degli artisti di dar vita a un’indagine sulla propria identità culturale con uno sguardo al passato e l’altro al futuro e al progresso, in un confronto aperto con gli spettatori.
Tra le opere presentate nelle mostre alcune sono state appositamente commissionate dal Museo. Inoltre, la personale di François-Xavier Gbré nasce da un progetto di residenza: ne emerge che nel dialogo diretto con gli artisti e le altre istituzioni il Museo MAN si propone sempre più come interlocutore di primo piano per la promozione e lo sviluppo delle arti del nostro tempo.
Le mostre sono accompagnate da una piccola ma esaustiva pubblicazione, con tre volumetti dedicati e rilegati in una cover cofanetto, che terrà memoria dell’intero trittico espositivo. All’interno dei volumetti sono pubblicate, inoltre, cinque conversazioni con gli artisti protagonisti dell’esposizione realizzate in dialogo con autori diversi appositamente per l’occasione.
Il percorso espositivo immaginato da Dor Guez (Baka, 1980) con “Sabir”, comprende una collezione di documenti d’archivio, due lavori video e una nuova installazione sonora, prodotta e commissionata per l’occasione dal MAN.
L’artista attiva una riflessione di ampio raggio sul senso di appartenenza a una comunità, in rapporto alla grande storia e ai suoi stravolgimenti: cresciuto in Israele in una famiglia in cui s’intrecciano elementi cristiani, arabi, ebraici e palestinesi, Guez appartiene a una minoranza nella minoranza nello stato di Israele, quella della comunità palestinese di fede cristiana. Ed è a partire da qui che l’artista offre il proprio sguardo sul Mediterraneo, proposto nelle sale del museo Man.
Con “Sogno d’oltremare” Fracois- Xavier Gbré (Lile, 1978), presenta una selezione fotografica a soggetto africano, che documenta un’esplorazione delle città capitali dell’Africa occidentale, insieme a nuova serie di immagini realizzate durate il suo soggiorno in Sardegna e commissionate dal MAN, con il supporto della Film Commission Sardegna.
Osservata dall’Africa, la Sardegna che Gbré racconta è così un universo sfuggente e inafferrabile, in cui altre culture, altri popoli e altri mondi hanno precedentemente coabitato.
“O Youth and Beauty!” prende titolo dall’omonimo racconto di John Cheever, in cui lo scrittore americano crea una rappresentazione della quotidianità sospesa tra bellezza e rimpianto. Allo stesso modo le opere di Anna Bjerger (Svezia 1973), Louis Fratino (Stati Uniti 1994) e Waldemar Zimbelmann (Kazakistan 1984), accomunate da un uso intimistico della pittura figurativa, tentano di delineare un ritratto dell’identità culturale di questi autori attraverso una stratificazione di elementi realistici e finzione. Frammenti di quotidianità divengono lo strumento per dare forma al proprio vissuto mediante una pittura in cui dominano le tonalità dello storytelling diaristico declinato nel susseguirsi di volti e sguardi in primo piano, interni in chiaroscuro e paesaggi aperti, attese e silenzi.
La mostra individua così nel confronto tra tre diverse espressioni pittoriche figurative un’ipotesi di racconto, trasfigurando gesti e situazioni in una soffusa, inquieta malinconia.