Al Mudec, Museo delle Culture, di Milano si apre oggi e durerà fino al 3 marzo 2019, una mostra dedicata a Paul Klee intitolata “Alle origini dell’arte” poiché costruisce un percorso collocandone l’opera in quel fermento primitivista di ritorno alle origini che caratterizzò l’Europa agli inizi del XX secolo e al quale l’artista si avvicinò nel 1914 dopo un viaggio in Tunisia dove era entrato in contatto con territori ancora incontaminati. Sarà per Klee anche l’inizio di una personalissima ricerca espressiva sul colore, in cui le tonalità calde si fanno specchio del sentimento primigenio.
Questa mostra propone una ricca selezione di capolavori a olio, tempere, acquarelli e disegni posti in un rimando puntuale a oggetti dell’antichità classica, manufatti provenienti dalla collezione del Museo Etnografico del Mudec, riviste e documenti dell’epoca legati alla formazione di Klee, in un percorso che suggerirà atmosfere, luoghi e sentimenti che si riallacciano a un passato mitico e sognato.
La mostra è realizzata a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch, è promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, che ne è anche il produttore, e presenta un centinaio di opere dell’autore, provenienti da importanti musei e collezioni private europee e dal Zentrum Paul Klee di Berna.
Le sezioni in cui è suddivisa la mostra raccontano il suo processo di formazione artistica a partire dalla caricatura, al periodo in cui Klee si definisce anche “illustratore cosmico”, a un primitivismo di tipo “epigrafico”, la cui sezione di riferimento è intitolata “alfabeti e geroglifiche d’invenzione”.
Una sezione è dedicata al teatrino di marionette che Klee aveva costruito per il figlio Felix, a testimonianza del suo interesse per l’espressività infantile e quindi per le origini primordiali dell’arte. Accanto alle marionette c’è una selezione delle opere etnografiche del Museo delle Culture che indirizzano a capire come l’artista si sia avvicinato, abbia corrisposto con l’universo fantastico, antropologico e stilistico delle arti extraeuropee.
Infine, nella sezione dedicata a “policromie e astrazione” le opere sono caratterizzate, oltreché dal rigoroso disegno geometrico per lo più associato a motivi architettonici, dalla trasparenza di differenti velature di colore.
Paul Klee viene, dunque, presentato sia attraverso le sue opere astratte e policrome, meglio conosciute dal grande pubblico, sia attraverso i suoi meno noti lavori caricaturali in un percorso documentato da puntuali ricerche sulle fonti, sui repertori iconografici e formali e sui documenti testuali.