Sculture d’ombra e di luce


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di Maria Vittoria Giacomini

 

Daniele dell’Angelo Custode, Eclissi

Rendere fruibile la bellezza è un compito nobile che l’INAC porta avanti ormai da molti anni.

Anche quest’anno a Cerrina Monferrato, il Parco dell’Arte apre le sue porte per ospitare una mostra di scultura “en plain air” di alto profilo.

“La leggerezza della scultura”, ormai alla XIII edizione, organizzata da INAC, sotto la direzione di Anselmo Villata, torna protagonista con le sculture di Daniele Dell’Angelo Custode. La mostra, con partner d’eccezione come l’Université Paul-Valéry di Mont Pellier III e AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), è visitabile fino al 15 dicembre. Il catalogo della mostra, con articoli di Anselmo Villata e Frèdèrique Malaval, è  raffinato e con splendide immagini a colore di Verso L’Arte Edizioni.

Daniele Dell’Angelo Custode è scultore della luce; infatti le sue opere interagiscono con il visitatore, grazie a luminosità e ombre, riflessi e opacità. La vista risulta suggestionata da giochi prospettici e luminosi.

Le installazioni monumentali colpiscono l’osservatore e ne rapiscono lo sguardo, creando un felice effetto con l’habitat naturale.

L’elemento artigianale ed artistico si fondono conducendo ad esiti più interessanti grazie alla proficua sinergia.

L’utilizzo dell’acciaio corten dello scultore porta l’osservatore ad effetti suggestivi, sia per l’armonico rapporto con il paesaggio circostante sia per la citazione dell’ambito culturale e architettonico della terra d’origine dello scultore.

Nell’opera “Feticcio grande formato” le possenti figure si confrontano con un gioco volumetrico di pieni e vuoti particolarmente felice e mai scontato.

La genialità sta nel citare la propria storia in modo originale e alleggerendo e spogliando del superfluo le figure, che appaiono robuste e solide nella loro essenzialità e ieraticità.

Questi volumi hanno una dignità e una bellezza che tocca il cuore, forse per il senso di universalità del messaggio; un annuncio di amore per la propria terra, per le proprie architetture fatte di bastioni, fortificazioni, muraglioni, cortine murarie che hanno segnato e caratterizzato in modo indelebile l’immaginario di Dell’Angelo Custode.

Questo messaggio d’amore per la propria terra potrà raggiungere ogni luogo e mantenere il tratto peculiare e originale.

La vocazione artigianale si unisce alla creatività artistica conducendo ad un felice approdo che trae origine dalle sperimentazioni della lavorazione del metallo nel laboratorio paterno fin dagli anni Ottanta del secolo scorso.

La lavorazione dell’acciaio che viene lavorato, ripiegato, intaccato e lucidato crea effetti sorprendenti e sempre inediti.

Attendiamo i nuovi lavori con la certezza che ci saranno ancora esiti dal sicuro effetto sorpresa senza mai scordare le proprie radici.

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