I macchiaioli


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I Macchiaioli, immagine di copertina

Da Telemaco Signorini a Giovanni Fattori, da Vincenzo Cabianca e Silvestro Lega, la mostra “I Macchiaioli” allestita a Palazzo della Meridiana di Genova fino al 9 dicembre racconta, attraverso le opere dei principali protagonisti del movimento, le caratteristiche e l’evoluzione di questo nuovo linguaggio pittorico, fondamentale per la nascita della pittura moderna.

La mostra è organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana in collaborazione con Vidi Mostre, a cura di Simona Bartolena.

Sono qui esposte oltre cinquanta opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, accompagnate da approfondimenti e focus su tematiche importanti per la comprensione del movimento: le origini, i contatti con la realtà artistica francese e con quella del resto della penisola, le caratteristiche tecniche del nuovo linguaggio e la sua azione di rinnovamento dei generi pittorici, il rapporto con il mondo accademico, con il Purismo, con la fotografia…

Emerge che il XIX secolo in Italia riserva notevoli sorprese e molte sono le ragioni per riscoprirlo e approfondirlo.
Nella seconda metà dell’Ottocento, Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa, vero e proprio punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia.

Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere dal vero, secondo nuovi criteri di rappresentazione della realtà. Il nome “macchiaioli”, usato per la prima volta in senso dispregiativo dagli accademici, viene successivamente adottato dal gruppo stesso in quanto incarna perfettamente la filosofia delle loro opere.

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