Tintoretto – Pombo, Passione e Giustizia


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Jorge R Pombo, Variazione Tintoretto 2

Alla Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, il pittore spagnolo Jorge R. Pombo celebra i 500 anni dalla nascita di Tintoretto, Maestro del Rinascimento veneziano, rivisitando il capolavoro “La strage degli innocenti” (realizzato tra il 1582 e il 1587) con un dipinto di 4×5 metri che reinterpreta in modo inedito adottando una tecnica originale che unisce olio su tela e solventi.

La mostra, visitabile fino al 15 gennaio 2019, è curata da Sandro Orlandi Stagl e prodotta da ARTantide.com Gallery in collaborazione con Scuola Grande di San Rocco e il Movimento Arte Etica.

Questa mostra fa parte di un più ampio ciclo di opere che Jorge R. Pombo dedica a Tintoretto ed è la prima a realizzarsi, dopo la quale e sempre nella stessa sede, il pittore spagnolo esporrà da maggio 2019 un nuovo ciclo di opere ancora più ambizioso, per celebrare in un contesto contemporaneo la forza atemporale dell’opera di Tintoretto. Il ciclo si completa con l’esposizione di altre 21 opere della stessa serie, alla ARTantide.com Gallery di Verona, dal 13 settembre 2018.
La mostra “Tintoretto – Pombo, Passione e Giustizia” intende mettere in luce la continuità del pensiero astratto sottolineando come sia condiviso da entrambi gli artisti a distanza di secoli e invita a riflettere sia sui valori eterni della pittura sia sulla dimensione temporale del linguaggio, entrando nell’intento della ricerca di Pombo, da sempre indirizzata all’analisi del rapporto e delle contraddizioni tra creazione contemporanea e pittura moderna, tra vuoto e pieno, tra astrazione e figurazione, tra azione e intelletto.
Nella sua visione, arte e religione si intersecano nell’espressione di un’armonia superiore. Le sue tele riflettono il senso profondo di speranza, di sogno, di fiducia e di giustizia in un mondo fatto di valori e di riferimenti condivisi.
Jorge R. Pombo (Barcellona, Spagna, 1973) è conosciuto nel mondo artistico per la sua originale rivisitazione della pittura classica, che riproduce svuotando la figurazione con azioni di cancellazione a sfumature, per recuperare in modo plastico le “macchie”, le campiture di colore, che sente ancora vive e interessanti al tempo di oggi.

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