Promossa da Fondazione Furla e dalla Triennale di Milano e realizzata a cura di Bruna Roccasalva, dal 7 settembre al 4 novembre 2018 negli spazi della Triennale è allestita la mostra “Haegue Yang: Tightrope Walking and Its Wordless Shadow”.
Prima mostra personale di Haegue Yang (Seoul, Corea del Sud, 1971) in un’istituzione italiana, essa raccoglie la vasta gamma di mezzi espressivi che contraddistinguono la sua pratica: dal collage al video, dalle sculture performative alle grandi installazioni. L’estrema varietà dei riferimenti e delle visioni prodotte, che si muovono su una sottile linea tra l’indagine sociale e la storia, tra il vissuto personale e la memoria collettiva, genera percorsi immaginifici di grande potenza evocativa in cui oggetti, persone e luoghi sono inestricabilmente interconnessi.
La mostra si articola in tre ambienti che attraverso la combinazione di lavori iconici e nuove ambiziose produzioni, che rappresentano nodi cruciali nella produzione dell’artista dal 2000 a oggi, restituisce gli elementi ricorrenti nel suo lavoro: l’interesse per l’astrazione e la geometria; il movimento e la performatività; la relazione tra “piegare” e “dispiegare”, che l’artista esplora come pratiche interconnesse. Al centro c’è la sua ricerca dell’“inesprimibile”: l’urgenza di creare un linguaggio la cui potenzialità è come la camminata di un funambolo, in cui ogni movimento è molto più che dinamico, è carico di una tensione che evoca emozioni e percezioni.
Durante l’inaugurazione si svolgerà nelle sale della mostra il concerto Encountering Isang Yun, dedicato all’opera del compositore coreano Isang Yun (1917-1995), in cui sarà presentata una selezione delle sue composizioni per oboe e violoncello: Ost-West- Miniatur I (1994); Piri (1971); Glissées (1970); Ost-West-Miniatur II (1994).
In occasione della mostra Skira editore pubblica l’antologia “Haegue Yang: Tightrope Walking and Its Wordless Shadow”, curata da Bruna Roccasalva. Il volume, in edizione bilingue (inglese/italiano), raccoglie una selezione delle interviste e dei saggi più significativi sul lavoro dell’artista dal 2006 al 2018 ed è corredato da un ricco apparato iconografico con opere storiche e documentazione dei lavori in mostra.