Emilio Isgrò: piccola ma preziosa mostra in Accademia


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Emilio Isgro, Uomo, 2001 acrilico su tela

Come recita il titolo, una piccola ma preziosa mostra è dedicata a Emilio Isgrò all’Accademia di Belle Arti di Lecce fino al prossimo 27 maggio, che si inserisce nell’ambito delle attività culturali dell’Accademia stessa, con l’intento di rendere omaggio a un artista del Mediterraneo tra i più intensi interpreti della società e della cultura italiane dal secondo dopoguerra a oggi.

Realizzata a cura di Angelo Maria Monaco, è patrocinata dal Comune di Lecce e dalla S.I.S.C.A. (Società italiana di Storia della Critica d’Arte), in collaborazione con il Centro culturale Scaramuzza Arte contemporanea e Maggio salentino.

Sono qui esposte sette opere a forma di libri, provenienti da collezioni private, che creano un circuito circolare e distinguono due aree tematiche, ossia l’Uomo e lo Spazio.

Apre la mostra “Agamennone”, una china su carta del 2005; segue “Uomo”, opera acrilica su tela  del 2001 realizzata su un testo del Vangelo secondo Giovanni; “Golfe du Lion” del 2006, “Cuba” del 2000, “Vedo il Mar Tirreno” del 2003, realizzate a tecnica mista e china su stampa tipografica; “Brahms negli Emirati” del 2010, contenente anche indirizzi email al fine di rappresentare un collegamento tra passato e presente.

Emilio Isgrò (Barcellona di Sicilia, 1937), vive e lavora a Milano, è artista concettuale, pittore, poeta, scrittore, drammaturgo e regista affermato a livello internazionale. Esponente di spicco dell’Arte Concettuale e della Poesia Visiva è noto per le “cancellature” eseguite sulle opere letterarie e del pensiero più significative della cultura occidentale, da I Promessi Sposi, ai Vangeli, dall’Orlando furioso alla Costituzione Italiana.

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