Viaggio in Italia. I paesaggi dell’Ottocento dai Macchiaioli ai Simbolisti


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Ippolito Caffi, Ascensione in mongolfiera nella campagna romana, 1847, olio su carta, Musei civici di Treviso

Al Mart di Rovereto, fino al 26 agosto prossimo, è allestita la mostra “Viaggio in Italia. I paesaggi dell’Ottocento dai Macchiaioli ai Simbolisti”, realizzata a cura di Alessandra Tiddia, con oltre 70 opere provenienti da istituzioni museali e raccolte private italiane.

Suddiviso in tappe, il percorso della mostra illustra in modo completo e graduale il procedere del linguaggio pittorico attraverso la luminosità dei paesaggi italiani e atmosfere cromatiche in capolavori assoluti realizzati da grandi maestri della pittura italiana, come Giuseppe De Nittis, Giovanni Fattori, Pietro Fragiacomo, Giuseppe Pellizza da Volpedo.

La mostra mette in luce le differenze tra la pittura di paesaggio nelle varie regioni d’Italia, sottolineando quanto fossero frequenti gli scambi e le reciproche influenze.

Dalle scuole di Posillipo e di Resina, allo studio della luce dei vedutisti veneziani, l’esposizione si sofferma sulla lezione dei celebri Macchiaioli toscani, ma anche sulle esperienze liguri e lombarde.

Di sicuro interesse per i visitatori risulta il paragone tra i soggetti più veristi dei paesaggisti degli anni Sessanta dell’Ottocento e quelli più simbolisti della fine dello stesso secolo, presentati nelle prime edizioni della Biennale di Venezia, che contengono in nuce le prime formulazioni del prossimo Divisionismo.

I paesaggi di Bartolomeo Bezzi, Ippolito Caffi, Guglielmo Ciardi, Giuseppe De Nittis, Giovanni Fattori, Antonio Fontanesi, Pietro Fragiacomo, Giacinto Gigante, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini, Telemaco Signorini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, per citare alcuni tra gli artisti presenti in mostra, costruiscono un percorso espositivo che si configura come un vero e proprio viaggio non solo nel tempo, attraverso un secolo di storia dell’arte, ma anche nello spazio, lungo tutta la Penisola.

Sono esposte anche le assolate marine del Sud, l’eruzione del Vesuvio del 1872 che tanto impressionò De Nittis, le pitture en plein air, l’immediatezza verista, le descrizioni macchiaiole, i paesaggi rurali della campagna toscana, i notturni veneziani, gli spettacolari effetti atmosferici, i paesaggi dell’anima, i morbidi profili simbolisti. Colori, tecniche e ricerche diverse finiscono per comporre un mosaico storico-artistico multiforme e articolato, unico nel suo genere.

Con questa mostra il Mart torna a indagare le vicende dell’arte italiana nel XIX secolo e conferma il proprio impegno nel presentare al pubblico internazionale la grande arte italiana a cui nell’ultimo triennio sono state dedicate diverse e significative esposizioni.

Realizzata in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio, la mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa che include, oltre alla riproduzione delle opere esposte, una ricca sezione di saggi redatti da alcuni tra i più autorevoli studiosi di pittura dell’Ottocento: Virginia Bertone, Silvestra Bietoletti, Alessandro Botta, Nicoletta Colombo, Maria Flora Giubilei, Luisa Martorelli, Annalisa Scarpa e Alessandra Tiddia.

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