Albino Galvano a Villa Vidua Omaggio a un pittore filosofo


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Riceviamo e pubblichiamo

Albino Galvano, 1979

Il 31 marzo inaugura nei suggestivi ambienti settecenteschi della Villa Vidua di Conzano una mostra dedicata ad Albino Galvano (Torino, 1907-1990), pittore, filosofo, studioso di arti orientali, intellettuale di levatura europea il cui valore non è stato (e non è) adeguatamente riconosciuto.

Curata da Alessandra Ruffino, l’esposizione si pregia di alcuni prestiti di grande valore concessi dalla Regione Piemonte e intende porre l’accento sul duplice profilo di uomo di pensiero e di pittore, caratteristico dell’artista.
In quattro piccole sezioni (I. Figure: la pittura come vita, II. Oltre la figura: la stagione astratta, III. Ritorno alla figurazione: il periodo neoliberty, IV. Edizioni e cataloghi: Galvano pittore filosofo) sono presentate 35 opere (disegni, tele, grafiche) realizzate tra anni Trenta e anni Ottanta e una dozzina di prime edizioni e cataloghi che permettono di ripercorrere le principali tappe del percorso artistico del maestro torinese, già allievo di Casorati, e sottolineano il legame per lui indissolubile tra la pratica della pittura e l’esercizio speculativo.

Con questa mostra e con il catalogo a essa correlato, ci si propone di richiamare l’attenzione su una figura di artista che merita di esser apprezzata per l’autonomia di giudizio, per l’indipendenza della sua ricerca espressiva e per l’alto rigore (anche morale) dei suoi studi nel campo dell’estetica, della critica e della storia dell’arte. Durante le settimane di apertura, tra gli altri appuntamenti collaterali alla mostra, verrà presentato il volume di Albino Galvano, “Diagnosi del moderno. Scritti scelti 1934- 1985”, in uscita per Nino Aragno Editore.

La mostra è visitabile fino al 27 maggio: domenica e festivi dalle 15 alle 19 (altre visite su appuntamento).

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