Da Correggio a Guercino. Capolavori su carta della collezione dei duchi d’Este


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Ludovico Carracci, Flora , carta colorata, matita, gessetto, 1590-1592

Con una mostra che attinge dal grande patrimonio delle sue collezioni conservate in deposito, la Galleria Estense di Modena apre la stagione espositiva 2018 proponendo Da Correggio a Guercino. Capolavori su carta della collezione dei duchi d’Este con la quale presenta una selezione di disegni di autori quali Correggio, Lelio Orsi, Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, lo Scarsellino, Guido Reni, Guercino, aperta dal 17 febbraio al 13 maggio.

Da liberi studi d’invenzione fino a veri e propri disegni preparatori, la scelta ha riguardato alcuni dei grandi maestri emiliani già presenti in Galleria Estense con le loro opere pittoriche. L’esposizione consente di fare raffronti diretti tra disegni e dipinti, e gettare uno sguardo diverso sullo stile, la tecnica e i segreti del comporre di grandi maestri del Cinque e Seicento.

La mostra è completata da un calendario di iniziative didattiche e di guida per accogliere i visitatori in questo percorso di scoperta.

I disegni oggi in Galleria Estense provengono da vicende plurisecolari. Le fonti suggeriscono la presenza di alcuni capolavori di grafica già nei celebri camerini di Alfonso I d’Este, nel Castello di Ferrara.

È però soprattutto nel corso del Seicento che i duchi d’Este, ormai trasferiti a Modena, danno vita a una vera e propria raccolta moderna di disegni. Essa culmina negli anni di Alfonso IV (1658-1662), quando il Palazzo Ducale ospita, assieme alla celeberrime gallerie di pittura e di sculture, antichità e meraviglie, anche una delle più ricche e variegate collezioni grafiche del tempo paragonabile a quella fiorentina del cardinale Leopoldo de’ Medici.

Gli inventari consentono di stimare in più di 2.840 i fogli di cui si componeva, e che contavano esemplari dei maggiori maestri. Con il XVIII secolo tuttavia iniziano progressive traversie e dispersioni che raggiungono il punto più critico con le spoliazioni napoleoniche. La quasi totalità dei circa 1300 disegni trasferiti in Francia non tornerà più a Modena e ancora oggi costituiscono parte fondamentale delle collezioni del Museo del Louvre.

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