Al Mudec di Milano, dal 1° febbraio al 3 giugno è allestita la mostra retrospettiva dedicata all’artista messicana Frida Kahlo (1907–1954), realizzata a cura di Diego Sileo.
Le opere esposte in mostra provengono per la maggior parte dalle due più prestigiose e complete raccolte di quadri dell’artista al mondo: il Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e la Jacques and Natasha Gelman Collection, oltre che da altri autorevoli musei internazionali.
Obiettivo dell’esposizione è quello di mostrare la figura di Frida Kahlo al di là delle leggende che la circondano, indagandola nella sua autenticità, attraverso cinque tematiche affrontate lungo il percorso espositivo: la Politica, la Donna, la Violenza, la Natura e la Morte.
La mostra intende andare oltre la visione semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, dimostrando che per un’analisi seria e approfondita della sua poetica è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre quel mito consolidato e alimentato dalle mode degli ultimi decenni. Questa mostra, infatti, evidenzia come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti e racconta nuove chiavi di lettura della sua produzione, attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (dimora dell’artista a Città del Messico) e da altri importanti archivi qui presenti per la prima volta con materiali sorprendenti e rivoluzionari (archivio di Isolda Kahlo, archivio di Miguel N. Lira, archivio di Alejandro Gomez Arias).
Dalle indagini realizzate in Messico in prima persona dal curatore sono emersi alcuni temi e tematiche principali, come l’espressione della sofferenza vitale, la ricerca cosciente dell’Io, l’affermazione della “messicanità”, la sua leggendaria forma di resilienza, che permettono ai visitatori di percepire la coerenza profonda che esiste, molto più in là delle sue apparenti contraddizioni, nell’opera di Frida Kahlo.
Affiancano la mostra una serie di incontri, conferenze ed eventi che vedono protagonisti giornalisti ed esperti, sull’influenza dell’archeologia messicana nell’immaginario di Frida e laboratori per bambini e adulti, attività di pittura e tessitura con artisti messicani.
Al centro di tutto ciò, la figura della pittrice, i suoi diari, le lettere scritte dal marito Diego Rivera, la cultura precolombiana come fonte delle sue creazioni.