La mostra è allestita nella grande area mostre oltre i giardini giapponesi e il percorso si apre con un video-documentario realizzato per essere d’aiuto a esplorare le tante scoperte e suggestioni che l’esposizione offre.
La visione della vita dei samurai è ancorata agli strati più profondi dell’inconscio collettivo del Giappone. Questa visione del mondo, il Bushido – la via del guerriero come arte della guerra ma anche come percorso di conoscenza interiore – ha avuto una grande importanza nella produzione artistica, nella cultura e nella costruzione delle relazioni sociali.
Si penetra quindi in un mondo perduto, attraverso le magnifiche rappresentazioni artistiche dell’equipaggiamento guerriero dei samurai. Tra i tanti pregevoli oggetti in mostra, spiccano per rarità e bellezza un’armatura del periodo Edo appena restaurata, un corredo guerresco da viaggio e una lama da combattimento forgiata nel 1540.
Dal bagliore delle lame e degli armamenti, dalla delicatezza delle laccature e delle stoffe del mondo dei samurai, si entra nel mondo dei guerrieri dell’ombra, i ninja, con armi – come le famose lame a stella shaken – attrezzi, costumi, strumenti e oggetti esoterici, passando a un diverso concetto di uso del corpo e delle risorse attinte dalla natura e dalla sua osservazione.
I guerrieri-ombra con la propria creatività hanno saputo realizzare strumenti da celarsi nelle vesti, armi che tutti hanno visto in Agente 007 – Si vive solo due volte, dove James Bond studia combattimento in una scuola ninja, e altre che ancora oggi potremmo vedere in film di spionaggio, come il sonaglio shakujo con lama nascosta, che da strumento rituale del buddhismo esoterico diventa oggetto di difesa e attacco, o la lampada con giroscopio che illumina il cammino e che lascia che il ninja scompaia avvolto dalle tenebre una volta appoggiata al terreno.
La mostra si chiude con l’esposizione di oggetti legati alla nascita dei primi corpi di polizia feudale del Giappone unificato, i torimono, espressione di una nuova visone del mondo dove il guerriero non è più addestrato a uccidere per non essere ucciso, ma addestrato a catturare, utilizzando armi e tecniche nuove che traggono origine proprio dagli antichi guerrieri, per portare ordine nella società.
Sono esposte anche opere d’arte legate ai guerrieri giapponesi: documenti strategici e tecnici d’epoca, opere calligrafiche, una coppia di grandi paraventi, strumenti legati alla cerimonia del tè, maschere e ornamenti teatrali. A corredo e complemento anche xilografie dei maestri Utagawa Kuniyoshi, Utagawa Kunisada Toyokuni III e Katsushika Hokusai.