Arte ribelle


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Paolo Baratella, Cesar Identikit, Ph. Fabrizio Stipari

Le opere esposte nella Galleria Carifano, Palazzo Corbelli di Fano (PU) nella mostra “Arte ribelle” provengono dalla collezione Cesare Marraccini, collezione che testimonia quelle espressioni artistiche che in Italia si sono chiaramente ispirate alla protesta politica, alla speranza rivoluzionaria, alle spinte libertarie, e che si sono sviluppate a partire dal 1965, con le prime proteste per la guerra del Vietnam, per proseguire poi almeno sino alla metà degli anni settanta. 
La mostra è prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con la collaborazione del Comune di Fano, Assessorato alla Cultura e Turismo, ed è curata da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, responsabili delle Gallerie del Credito Valtellinese.
Si tratta della seconda tappa del progetto, che prende forma attraverso la raccolta di Cesare Marraccini, detto “il profeta sorridente”, protagonista, nella sua veste di collezionista e amico di molti artisti, di quell’Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta.
Sono esposte a Palazzo Corbelli 50 opere di artisti quali Paolo Baratella, Giuseppe Guerreschi, Sergio Sarri, Ercole Pignatelli, Luca Alinari, Titina Maselli, James McGarrell, Gerard Tisserand, Rod Dudley, Carlos Mensa, Sergio Fergola, Augusto Perez, Renzo Vespignani, Valeriano Trubbiani, Antonio Recalcati, Giacomo Spadari, Umberto Mariani, Guido Biasi, Sergio Vacchi.
La passione per l’arte di Cesare Marraccini è nata dalla frequentazione di un gruppo di pittori abruzzesi, e successivamente dalla consuetudine con le romane gallerie Ciack, Babbuino, Studio Condotti, Fante di Spade e con Crispolti e Duilio Morosini e poi con Ragghianti, Del Guercio, Vespignani, Trubbiani e Titina Maselli. Un punto di svolta è stato il suo legame con il gruppo di artisti milanesi.
La mostra è corredata da un ricco catalogo per la cura di Marco Meneguzzo, con testi di Roberto Saibene, Enrico Morteo, Francesca Caputo, Matteo Guarnaccia, edito per l’occasione dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, con la completa rendicontazione delle opere esposte nelle due mostre, arricchita da voci, interviste ai protagonisti e inserti inediti con le ristampe anastatiche di label, progetti e fanzine della controcultura.

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