Silvio Vigliaturo. Vetro, segno, colore


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Silvio Vigliaturo, Migranti, 2017, vetri e smalto su legno, cm 50×22

Alla Locanda dell’Arte di Solonghello (AL), per un mese, fino al 23 dicembre prossimo, è esposto un gruppo di opere vitree, di medie dimensioni, di Silvio Vigliaturo, composte in una mostra realizzata a cura di Anselmo Villata, Presidente del Lions Club della Valcerrina, Associazione che promuove l’evento.

In questa sede è consueto poter visitare importanti mostre d’arte, soprattutto contemporanea, e, nel contempo, essere accolti da una raffinata ospitalità che offre, oltre al cibo di qualità, molte altre attenzioni che diventano vere “coccole”.

L’Arte è uno degli aspetti imprescindibili, poiché oltre a elevare tutti i sensi arriva direttamente all’anima e genera grandi emozioni.

Nel caso specifico, le opere di Silvio Vigliaturo posseggono e trasmettono innumerevoli sollecitazioni che attraverso gli occhi si diramano per tutto il sistema nervoso e raggiungono ogni più piccola cellula dell’osservatore, quasi senza che questi se ne renda conto, generando una gioia apparentemente inspiegabile.

Nel titolo, “vetro, segno, colore”, si può trovare una chiave di lettura che dà un senso a tanta emozione, ma i tre elementi separatamente potrebbero anche essere visti con più freddezza, mentre in queste opere tutto si trasforma con eleganza, possiamo dire con sicurezza alchimia, che diventa pietra filosofale. Dall’ideazione alla creazione, alla realizzazione di ogni opera i passaggi sono molti e diversi, mentali, concettuali, emozionali, manuali, per questo la creatura finale porta in sé l’anima stessa dell’artista, i suoi sentimenti, il tutto espresso con segni e colori, nel vetro che si solidifica in forme varie: antropomorfe, zoomorfe, fitomorfe, ma anche non figurative arricchite da colori brillanti e dalla trasparenza del materiale. Dunque, il segno non è grafico, nel senso che non delinea una scrittura fatta di codici o segni calligrafici convenzionali, ma percorre linee libere e spontanee seppur collegate all’emozione che le impregna di significati e così si trasformano in simboli. I colori, essi stessi simboli, ne rafforzano e moltiplicano il significato portando la mente in luoghi fantastici, ma possibili e raggiungibili.

Insieme a tutto ciò, implicito e nello stesso tempo dichiarato, operano i quattro elementi, fuoco, terra, aria, acqua, ma in maniera reale e non figurata, per cui chi osserva queste opere percepisce il cosmo, la creazione, l’essenza dell’esistenza, anche quando si è troppo distratti per riconoscerlo.

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